Milano invia alla Cassazione gli atti sui fondi neri deli ir i di Marzio Fabbri

Milano invia alla Cassazione gli atti sui fondi neri deli ir i Tra una settimana la decisione sul conflitto di competenza con Roma Milano invia alla Cassazione gli atti sui fondi neri deli ir i DAL NOSTRO CORRISPONDENTE MILANO — La Corte di Cassazione, cui spetta 11 compito di dirimere il conflitto di competenza tra le magistrature di Roma e Milano per quanto riguarda l'Inchiesta sui «fondi neri» di due società dell'lri, ha già ricevuto gli incartamenti .anche., dal capoluogo lombardo. Dall'Ufficio istruzione di Milano, il primo ad occuparsi della vicenda e l'unico che abbia emesso provvedimenti restrittivi della libertà per gli imputati, è stata trasmessa alla capitale una scelta degli atti più importanti perché i magistrati di Cassazione possano rendersi conto meglio di quanto è stato fatto, e soprattutto degli elementi che hanno indotto gli inquirenti ad emettere i mandati di cattura per 'appropriazione indebita» e per 'falso in bilancio» a carico di Fausto Calabria e Sergio De Amtcls, già direttore finanziarlo dell'lri e amministratore delegato Italstrade, e di Ettore Bernabei, ancor adesso amministratore delegato Italstat. In realtà la Cassazione aveva chiesto soltanto l'elenco del capi di imputazione e questo era parso sorprendente agli inquirenti milanesi che hanno preferito abbondare nell'invio del materiale per consentire al giudici romani un giudizio più documentato. E' possibile, comunque, che la Cassazione si limiti a comparare 1 presunti reati -.acce ria ti nel capoluogo lombardo e nella capitale e decida ««.competenza solo in base a questi elementi. Secondo quanto si è appreso 1 magistrati della Procura di Roma ritengono che nello scandalo dei «fondi neri» sia- no individuabili 1 reati di -malversazione» (quando un pubblico ufficiale distrae a profitto proprio o di un terzo soldi' non appartenenti alla pubblica amministrazione di cui ha il possesso per ragione del suo ufficio) e di .falso in atto pubblico» con riferimento al bilanci dell'lri che comprendono quelli delle società incriminate (queste invece di diritto privato). Se dovesse prevalere questa tesi si potrebbe aprire uno spinoso problema relativo alla Corte dei Conti, organo demandato al controllo del bilancio degli enti pubblici che da qualcuno potrebbe essere ritenuta responsabile per non essersi accorta delle manomissioni avvenute nei bilanci. Sul tema delle Imputazioni si è svolta nel giorni scorsi a Milano una riunione del cosiddetto «senato» della Procura della Repubblica, un organo composto oltre che dal capo dell'ufficio, Mauro Gresti, anche dal procuratore aggiunto e dal sostituti più anziani. Nessuna decisione è stata ancora presa, ma è trapelato che ancora una volta in Procura si sarebbero regi¬ strati su questa vicenda del disaccordi, come quando il sostituto De Ruggiero e Oresti si trovarono in contrasto sulla necessità di emettere un mandato di cattura nel tonf ronti di Bernabei. Il giudice istruttore Colombo decise poi autonomamente di .prdlriar/; JTarres^o ,del; l'alto dirigente delì'ìtaistat, ma De Ruggiero, che aveva collaborato con lui dall'inizio dell'Indagine, decise di rinunciare. Da allora la funzione di pubblico ministero nell'inchiesta è stata assunta in prima persona da Oresti che ancora non ha provveduto ad incaricare un altro suo sostituto anche se la scelta sarebbe già stata fatta. Non per questo l'indagine si è fermata e dall'Ufficio Istruzione sono stati compiuti numerosi altri atti Istruttori mentre a Colombo è stata affiancata una collega dell'Ufficio istruzione per alleviarlo in parte dal carico di lavoro. Il parere del procuratore generale della Cassazione sul conflitto di competenza è previsto già per la prossima settimana. Marzio Fabbri

Persone citate: Bernabei, De Ruggiero, Ettore Bernabei, Fausto Calabria, Mauro Gresti, Sergio De Amtcls

Luoghi citati: Milano, Roma