Legittima la norma the non puniste le lesioni personali nello sport? di Marzio Fabbri
Legittima la norma the non puniste le lesioni personali nello sport? Il quesito alla Corte Costituzionale - Pericolo per la boxe Legittima la norma the non puniste le lesioni personali nello sport? MILANO — E' incostituzionale l'articolo del codice penale che esclude la responsabilità dell'imputato quando le lesioni personali sono inflitte con il consenso di chi le subisce? Un sostituto della Procura della Repubblica pensa di si e ha chiesto che 11 caso venga portato davanti alla suprema corte. Tutto ciò potrebbe significare in pratica la fine di sport come la boxe (ma non solo quella) che sono fondati sul consenso di chi subisce colpi. Proprio occupandosi di pugilato, In particolare del caso di Salvatore Laserra, entrato In coma subito dopo Il match disputato 11 10 dicembre 1983 a Rozzano, nei pressi di Milano, contro Lupino e morto una ventina di giorni dopo, 11 sostituto pro¬ curatore Gianni Grlguolo ha avuto un dubbio e ha chiesto al giudice istruttore di sollevare la questione di costituzionalità sulla norma che da sempre è stata applicata In caso di incidenti sportivi. Secondo il magistrato, l'articolo del codice penale in questione non sarebbe compatibile con la Carta costituzionale là dove questa prevede l'integrità fisica e la salute come diritti cui nessuno può rinunciare, nemmeno volontariamente e nemmeno nel corso di una pratica sportiva. Se questa tesi fosse accolta ciò non significherebbe automaticamente il divieto della pratica del pugilato, ma ogni combattimento potrebbe essere interrotto in qualsiasi momento da un' pubblico ufficiale che contestasse come «violenza» quello che avviene sul quadrato. Senza contare che ognuno dei due contendenti potrebbe denunciare l'altro per i colpi che gli ha inflitto. Non solo: anche tutti gli altri sport che prevedono un contatto fisico andrebbero incontro a grossi rischi, a cominciare dal popolarissimo calcio. Un giocatore che procurasse un danno all'avversario durante il gioco potrebbe incorrere nelle automatiche sanzioni della legge, ma non soltanto lui; anche la partita potrebbe venire sospesa per le stesse ragioni espresse sopra.. All'inizio dell'inchiesta aperta dopo la morte di Laserra, Maurizio Lupino venne indiziato addirittura per «omicidio preterintenzionale». Successivamente il reato è stato derubricato ad omicidio colposo, anche perchè l'attenta visione del filmato dell'Incontro da parte del giudici ha dimostrato che l'andamento del match, vinto ai punti proprio da Laserra, lu assolutamente regolare. Lupino viene difeso a spese della federazione pugilistica, che ha compreso come in un caso del genere possa essere messo in dubbio il futuro della boxe nel nostro Paese. Sarà ora 11 giudice a stabilire se la questione di costituzionalità è fondata ed a decidere quindi l'eventuale sospensione dell'inchiesta in corso, in attesa di una pronuncia della suprema corte. Marzio Fabbri
Persone citate: Laserra, Lupino, Maurizio Lupino, Salvatore Laserra
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