Brasile, una svolta attesa 20 anni

Brasile, una svolta attesa 20 anni Il 15 gennaio sarà eletto un presidente civile, Tancredo Neves è il favorito Brasile, una svolta attesa 20 anni Scontata la vittoria del candidato dell'opposizione, tutti si chiedono fino a che punto si spingerà il «cambiamento» - Nell'86 un Parlamento per la nuova Costituzione - I pesanti vincoli del Fmi NOSTRO SERVIZIO RIO DE JANEIRO — Con Tancredo Neves alla presidenza della Repubblica, di che natura e di quale ampiezza saranno i cairibiamenti i?i Brasile? Non essendoci dubbi sul risultato del voto del 15 gennaio — essendo da tempo scontato — e questa la domanda che si pongono i sostenitori del candidalo dell'opposizione, cioè la grande maggioranza del Paese. Celso Furtado, stimato economista, 7ninìstro della Pianificazione sotto Jo&o Goulart (il presidente rovescialo dal colpo di Stato militare del '64), uno dei consiglieri del futuro Presidente, afferma che «il prossimo governo non potrà adottare una politica audace, ma rinnoverà molto, agendo nella chiarezza e nell'onestà». La maggior parte degli uomini politici riconosce che né la situazione del Paese né V opinione pubblica sono pronti per vistosi mutamenti. D' altra parte, essendo Tancredo Neves un moderato (un conservatore dicono alcuni), e quast un candidato di conciliazione, dovrà, una volta al potere, tener conto dei compositi interessi di coloro che V hanno appoggiato in campagna elettorale. Inoltre, sarà costretto a ?iiuoi>ersi su un terreno segnalo dagli impegni già presi con i militari e die il governo attuale ha stipulato con il Fondo monetario internazionale. Tancredo Neves. mantiene uno stretto riserbo sui suoi colloqui con i responsabili delle Forze Armate, ma si ritiene ette abbia promesso di non trascinare il loro regime sul banco degli imputati, pur tenendo duro sui principi che faranné-da supporto al nuovo regime democratico. E' nel campo politico, dunque, che il cambiamento si presenta meno arduo. Una nuova Costituzione dovrà rimpiazzare la legislazione autoritaria in vigore, e che è già stata emendata. Iparlamentari eletti nel 1986 formeranno un'Assemblea Costituente e la nuova Carta sarà sottoposta a referendum nello stesso anno. Il sistema resterà presidenziale (analogo a quello statunitense), ma il Congresso riavrà tutte le prerogative che aveva in passato e che ha già cominciato a recuperare. «Tutto ciò che ostacola l'esercizio di una vera democrazia dovrà essere cancellato: saranno abolite la legge anti-sclopero e la censura sulla stampa», dice Waldir Pires, membro della direzione nazionale del Pìndb (Partito del movimento democratico, principale gruppo di opposizione). Gli imprenditori sembrano favorevoli alla legalizzazione del diritto di sciopero, ma temono la riapparizione dei gruppuscoli di estrema sinistra, molto attivi nella periferia industriale di Sau Paolo e che godono dell'appoggio delle comunità di base della Chiesa, punta di lancia dei Partilo del lavoratori (Pt) del sindacalista .Luta». Ma sono gli accordi stipulati con il Fmi che creeranno i maggiori problemi al prossimo goiìerno. Da due anni il Fondo vuole fare applicare provvedimenti che l'opposi- zione giudica recessivi; Tancredo Neves, invece, punta al rilancio di una politica di sviluppo: è questo l'obiettivo indicato a una commissione di sei economisti, incaricata di fissare il «plano d'azione» del suo governo. La crescita del Paese, in effetti, è già una realtà. Ma la ripresa si è basata su un boom delle esportazioni, non su nuovi investimenti, dice Celso Furtado. Essa appare perciò fragile a coloro che vogliono il cambiamento e che, per ragioni di giustizia sociale, hanno sempre voluto dare la precedenza al mercato interno. Lo staff economico del generale Figueiredo ha inviato al Fmi, nel dicembre scorso, una «lettera di intenti», la settima in due anni, die, se fosse stata accolta, sarebbe risultata una camicia di forza per il prossimo governo. Essa prevede infatti una riduzione brutale dell'espansione monetaria e delle spese pubbliche, che comprometterebbe tutto il rilancio dell'economia. Tancredo Neves non ha detto chiaramente che denuncerà gli accordi già presi. Ma i suoi compagni del Pmdb, soprattutto la sinistra, non sanno come evitare la revisione di una lacerante politica adottata sotto le forclie dei banchieri internazionali e del Fmi. Quando assumerà il potere, il 15 marzo, il candidato dell'opposizione dovrà rispondere a una domanda sociale che, se non soddisfatta, almeno parzialmente, metterà seriamente in crisi la finanza pubblica. Secondo le cifre ufficiali, due terzi dei brasiliani sono sottonutriti. Dal 1977, gli alimenti disponibili sul mer¬ cato interno sono diminuiti del 20%, mentre la popolazione è cresciuta del 2,4% l'anno. Tiittl si attendono che Tancredo Neves lanci un programma urgente per aiutare gli affamati, come hanno già fatto alcuni governatori nei loro rispettivi Stati. Si attende una revisione della politica agricola, per stimolare le colture di sussistenza, dal momento die quelle per l'esportazione hanno avuto finora la priorità. E infine che migliori il potere d'acquisto — o almeno si stabilizzi — delle categorie sociali più svantaggiate. Ma potrà egli prendere tali misure sema accelerare l'inflazione die l'anno scorso ha superato il 220%? «Si — risponde Waldir Pires —, se riusciremo a aumentare la produzione e ad ottenere una tregua dal Fmi». / leader dell' opposizione non chiedono più, come un anno fa, di decretare una moratoria unilaterale per il pagamento del debito estero. Essi si rendono conto dell'irrealizzabilità di tale progetto. Tancredo Neves hh. d'altra parte chiaramente fatto intendere che non intende rompere con i creditori del Paese né con il Fmi. Ci sono una .sinistra- e una .destra- dietro Tancredo Neves. L'una e l'altra sono d' accordo per respingere le misure del Fmi e per tentare di risanare il mercato finanziario brasiliano (che pratica altissimi tassi di interesse) al fine di rilanciare gli investimenti produttivi. Ma potranno, sinistra e destra, andare d'accordo con una politica riformista? Charles Vanhecke Cupiriclii «I* Monde» c per l'Italia I ! n Stampa»

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