L'I ri salverà Cornigliano Poi arriveranno i privati?

L'I ri salverà Cornigliano Poi arriveranno i privati? SIDERURGIA / Ormai pronto il piano pubblico di interventi L'I ri salverà Cornigliano Poi arriveranno i privati? ROMA — L'incontro sul futuro produttivo dello stabilimento siderurgico di Cornigliano tra Firn ed Italslder non si svolgerà domani, come previsto, ma mercoledì prossimo. Lo si è appreso dai sindacalisti della Firn che hanno motivato 11 rinvio con cause puramente tecniche (soprattutto le nevicate di questi giorni che rendono difficile a molti sindacalisti genovesi raggiungere Roma). La riunione verrà preceduta, martedì prossimo, da un coordinamento sindacale del settore siderurgico. I dirigenti della Firn dovranno fare 11 punto della nuova situazione che si è andata determinando per lo stabilimento genovese dopo P uscita di scena del consorzio privato della Cogea. A quanto si è appreso gli incontri svoltisi lunedi e proseguiti Ieri tra le aziende pubbliche interessate a Cornigliano avrebbero confermato che la nuova società dovrebbe partire inizialmente con capitale unicamente pubblico; il 30 per cento del pacchetto — si apprende Informalmente — verrebbe assicurato alla Dalmine, il 30 per cento alla Deltaslder (le acciaierie di Piombino) ed il rimanente 40 per cento all'Italsider. Quest'ultima quota verrebbe successivamente offerta ai privati che volessero far parte dell'iniziativa. Per quanto riguarda i nomi dei privati interessati vengono confermati i nomi già noti del gruppo Regis e Caleotto che, insieme, sarebbero in grado di prelevare a Cornigliano circa 500 mila tonnellate di billette (semilavorati per prodotti siderurgici lunghi) ogni anno. La situazione è però ancora fluida anche perché non tutti gli industriali della vecchia cordata avrebbero dichiarato il loro definitivo .no- ali iniziativa. In particolare il gruppo Sassone avrebbe rinnovato il suo interesse ed anche 11 gruppo Riva si sarebbe fatto avanti proponendo informalmente all'Italsider di commercializzare la ghisa di Cornigliano da utilizzare nei forni privati al posto del rottame. Infine — si apprende sempre informalmente — anche altri industriali privati avrebbero presentato le loro candidature e tra essi compare il nome della Fincamuna di Brescia. Al di là comunque delle ipotesi e dei progetti in discussione 1 dirigenti delle aziende siderurgiche pubbliche avrebbero in questi giorni messo a punto il piano produttivo della nuova Cornigliano in modo da rendere competivita da subito l'operazione. Del milione e 200 mila tonnellate di billette previste ogni anno 700 mila tonnellate verrebbero da subito ritirate da aziende pubbliche: 300 mila tonnellate la Dalmine, 300 mila tonnellate la Deltasider, 100 mila tonnellate le Acciaierie di Milazzo. • I dieci Paesi membri della Cee hanno formalmente approvato l'accordo commerciale con gli Stati Uniti sulla limitazione delle esportazioni di tubi di acciaio. In base all'intesa, l'export dei prodotti in questione sarà limitato al 7.600 del mercato Usa nel 1985 e nel 1986. L'accordo sarà messo in atto tramite uno scambio di lettere fra le parti e sarà pubblicato sulla Gazzetta ufficiale della Cee oggi o domani. La Francia, ultimo paese ad approvare l'accordo, ha telegrafato ieri sera la sua decisione a Bruxelles aprendo la strada all'annuncio formale dato da un portavoce del Consiglio dei ministri della Comunità. Il presidente dell'Ili Prodi (a destra) con Lucchini

Persone citate: Lucchini

Luoghi citati: Brescia, Bruxelles, Francia, Piombino, Roma, Stati Uniti, Usa