L'America ha il consenso della Nato di Renato Proni

L'America ha il consenso della Nato Paul Nitze e Richard Buri hanno riferito ai rappresentanti dell'Alleanza L'America ha il consenso della Nato L'ambasciatore Usa: «Gromyko è una persona seria con idee concrete» - Né pessimismo né euforia DAL NOSTRO CORRISPONDENTE BRUXELLES — L'ambasciatore americano Paul Nitze e l'assistente Segretario di Stato Richard Burt hanno ottenuto, Ieri mattina, un vasto consenso da parte del Consiglio Atlantico sull'esito dell'incontro Shultz-Oromyko. La riunione è durata due ore e nel pomeriggio Burt ha presieduto un incontro del «Gruppo speciale ■consultivo» della Nato sugli euromissili. Un ambasciatore europeo, secondo Burt, ha detto: -E'stato il miglior risultato possibile». Fonti italiane alla Nato hanno riscontrato una -precisa volontà» di negoziare da parte americana. Gli stessi americani hanno notato una eguale Intenzione da parte sovietica tanto che Paul Nitze ha dichiarato agli ambasciatori presso la Nato che -Andre) Gromyko è una persona seria, con idee concrete». Il comunicato del «Gruppo speciale consultivo» afferma comunque che la ripresa dei negoziati tra gli Stati Uniti e l'Unione Sovietica sulle anni intermedie, strategiche e spaziali, è il frutto -della solidarietà, della pazienza e della persistenza dell'alleanza-. Burt ha aggiunto che non si deve essere né pessimisti né euforici perché saranno negoziati lunghi e complessi. Fonti Nato hanno fatto sapere che a Ginevra, Shultz e Gromyko hanno soltanto chiarito le loro rispettive posizioni ma non sono riusciti a superare alcun punto di divergenza. OH Stati Uniti, affermano, continuano a rifiutarsi di negoziare -l'iniziativa strategica di difesa» (o «scudo spaziale») del presidente Reagan perché, ha detto Burt, -è estremamente difficile negoziare sulla ricerca». Gli Usa restano del parere che la «Sdì» non viola 11 trattato Abm (sistemi antiballstlcl) del 1972 e che la stessa Russia ha da tempo In corso progetti per la militarizzazione dello spazio. Il gruppo dei negoziatori sulle armi spaziali, dunque, affronterà 1 problemi inerenti le armi antisatellite e i sistemi antibalistici con basi terrestri ma, fa notare un ambasciatore europeo, «con questo negoziato, si ridisegna il quadro strategico per I prossimi anni, per cui è inevitabile che si parlerà della "Sài" anche se non si negozlerà su di essa». Infatti, 11 futuro equilibrio strategico mondiale dovrà fare riferimento alle difese nello spazio visto che c'è un rapporto importante tra le armi offensive strategiche e quelle difensive spaziali. Fonti europee alla Nato affermavano, ieri sera, che l'interrelazione tra i negoziati sulle armi intermedie, strategiche e spaziali non significa che le trattative sianp interdipendenti. Il concetto resta ancora vago, se non ambiguo, tuttavia Richard Burt ha dichiarato: -Noi vogliamo compiere progressi dove è possibile. Si potrebbe configurare un accordo sugli euromissili in attesa di progredire sulle armi strategiche o spaziali. Tuttavia, l'Unione Sovietica avrà le sue idee per un "linkage" (collegamento) tra i tre negoziati, il che lascerà liberi anche noi di fare altrettanto. E speriamo comunque che non sia effettuato un "linkage" artificiale». Burt, nella sua conferenzastampa, ha dichiarato che gli Stati Uniti continueranno a consultarsi con gli alleati su tutte e tre le trattative benché gli europei siano coinvolti maggiormente in quelle sulle armi atomiche a raggio intermedio. Intanto. Burt ha rivelato che l'Unione Sovietica, nelle ultime quattro settimane, ha costruito un'altra base per i missili SS20, portando il totale a 396 sistemi con tre testate atomiche ciascuno. Sugli euromis¬ sili, alla ripresa delle trattative, ci potrebbero essere comunque nuove proposte da parte della Nato. Infatti, Richard Burt ha detto al giornalisti che la Nato ha «nuovi approcci e nuovi concetti» sulle armi a medio raggio e che di conseguenza i negoziatori americani si slederanno al tavolo delle trattative con -una posizione flessibile, potenzialmente capace di produrre V accordo». Questa posizione è già stata concordata in sede atlantica. Infine, autorevoli personaggi della Nato, in seguito ai colloqui di ieri al quartier generale dell'Alleanza, affermano che -non si è parlato di un summit Reagan-Cemenko ma che si tratta di una prospettiva reale dopo che le trattative saranno avviate». Renato Proni