Attacco israeliano in Libano dopo la rottura del negoziato

Attacco israeliano in Libano dopo la rottura del negoziato Raid aereo contro una base palestinese nella Bekaa Attacco israeliano in Libano dopo la rottura del negoziato L'incursione mentre a Beirut il premier Karame proponeva la ripresa dei colloqui di Naqoura 11 governo di Gerusalemme definirà domenica la sua posizione - Un nuovo piano dell'Orni NOSTRO SERVIZIO BEIRUT — A 48 ore dall' abbandono delle trattative di Naqoura con 11 Libano, Israele ha lanciato 1 suoi caccia nella valle della Bekaa. Obiettivo dell'attacco è stata una base palestinese. Alle 14,15 di ieri (le 13,15 in Italia) gli aerei hanno colpito 1 dintorni di Rawda, un villaggio a Nord della strada che da Beirut conduce a Damasco. Non ci sono notizie certe sulle vittime e 1 danni dell'incursione. Il comando militare israeliano si è limitato a dire che tutti gli aerei sono tornati alla loro base e che «hanno centrato in pieno gli obiettivi: Vicino a Rawda, che sor- ge nella zona controllata dalle truppe siriane, si trova un campo di palestinesi ribelli al capo dell'Olp Yasser Arafat: la frazione dissidente di «Al Fatah» e 11 «Fronte di lotta popolare» filoslrlano. Anche le postazioni del soldati di Damasco, sul colle di Beidar, sono state sorvolate a bassa quota dai cacciabombardieri israeliani, sfidando il fuoco della contraerea. Il raid di ieri è il diciannovesimo compiuto dagli israeliani dopo l'invasione del Libano. La stessa zona, a pochi chilometri dalla prima linea tenuta dai soldati di Tel Aviv, era stata colpita dall'aviazione già il 27 novembre. Il bombardamento è cominciato proprio mentre il primo ministro libanese, Rashld Karame, al termine di una seduta del governo, si dichiarava -ansioso* di riprendere le trattative con Israele. La situazione seguita all'interruzione del negoziato di Naqoura è stata esaminata Ieri anche dal governo Israeliano. Il ministro della Difesa, Yitzhak Rabln, dopo una riunione ristretta di gabinetto, ha detto che 'Qualsiasi decisione è difficile, molto difficile'. Domenica 11 governo si riunirà di nuovo per definire la posizione Israeliana: riprendere la trattativa o avviare unilateralmente un «ripiegamento-. Un tentativo di riannodare il filo della trattativa sarà compiuto dal vicesegretario dell'Onu. Brian Urquhart, che dovrebbe arrivare a Beirut domenica o lunedi. Secondo 1 giornali libanesi, Urquhart avrebbe un plano in tre punti: Israele dovrebbe presentare un calendario per il ritiro del suoi soldati dal Sud Libano; 1 «caschi blu» dell'Onu Interverrebbero dal confine israeliano al fiume | Awali (che segna il limite del territorio occupato); l'esercito libanese si dispiegherebbe nella zona una volta completato il ritiro Israeliano. Il punto debole è la paralisi dell'esercito libanese, blocca- to a Beirut dai contrasti fra cristiani, musulmani e drusì. Un primo passo avanti è stato fatto ieri: duecento agenti di polizia hanno preso posizione nella provincia dell Iqlim Kharrub dove le milizie cristiane e druse combattono da più di un anno. Se 11 «plano di sicurezza» si fa strada neiriqllm Kharrub, a Beirut la situazione resta estremamente tesa. Non ci sono notizie di padre Lawrence Jenco, il sacerdote americano rapito martedì da un commando di uomini armati né degli uomini che hanno assassinato 11 tenente colonnello Claude Cuenot, vicecomandante degli ottanta osservatori francesi rimasti nella capitale libanese. c. st.

Persone citate: Awali, Brian Urquhart, Claude Cuenot, Fatah, Lawrence Jenco, Urquhart, Yasser Arafat, Yitzhak Rabln