- .., . — - -t- ■ ■ i • t- •■ - ■ ■ Uccise a Beirut il vicecape degli osservatori francesi

- .., . — - -t- ■ ■ i • t- •■ - ■ ■ Uccise a Beirut il vicecape degli osservatori francesi In un altro agguato è stato rapito un sacerdote americano - .., . — - -t- ■ ■ i t - .., . — - -t- ■ ■ i • t- •■ - ■ ■ Uccise a Beirut il vicecape degli osservatori francesi BEIRUT — Un colonnello francese è stato ucciso a Beirut e un prete cattolico americano è stato rapito. Per gli stranieri in Libano queste sono giornate di allarme e c'è molta preoccupazione anche tra la comunità italiana. Sembra che parte delle vendette, del sequestri, è stata innescata dall'arresto, vicino a Roma, di sette libanesi che progettavano un attentato contro l'ambasciata americana in Italia. Il tenente colonnello Luclen Quinot, vice comandante degli 80 osservatori francesi che dal 31 marzo sovrintendono al cessate-ll-fuoco a Beirut, era uscito lunedi sera in abiti borghesi dalla «Residenza dei Pini», quartler generale del contingente. Nessuno ha assistito all'agguato. Il corpo dell'alto ufficiale è stato abbandonato nella notte davanti al vicino ospedale di Barbir, con una pallottola nella nuca. Il rapimento del sacerdote americano Lawrence Jenco, direttore di un ente di assistenza cattolico, è avvenuto ieri mattlma. Padre Jenco e il suo autista libanese sono stati bloccati da un gruppo armato che ha sbarrato loro la strada con due auto. Il sacerdote è stato trascinato via sotto la minaccia dei mitra spianati. I militari libanesi di guardia nell'ambasciata saudita, davanti alla quale è avvenuto il sequestro, hanno cercato di intervenire ma i rapitori si sono fatti largo sparando. Cinquantenne, nato a Chigaco, padre Jenco è uno degli ultimi americani ancora residenti nel settore musulmano di Beirut. Di tre suoi compatrioti presi in ostaggio l'anno scorso non si è più avuta notizia. Anche gli italiani stanno vivendo momenti difficili. Dopo l'arresto del sette libanesi (a Ladlspoll 11 24 novembre) la «Jihad Islami», organizzazione che ha già rivendicato gli attentati più sanguinosi, ha minacciato rappresaglie. Eric Wehrll, 11 diplomatico svizzero sequestrato cinque giorni fa e liberato lunedi sera dopo l'intervento del movimento armato sciita Amai, ha confermato Ieri che 11 suo sequestro era collegato alla vicenda di Hani Atat, uno sciita libanese arrestato il 18 novembre a Zurigo mentre portava In Italia l'esplosivo che doveva servire per l'attentato all'ambasciata Usa di Roma, In questo clima di terrore la radio ha annunciato ieri che il «piano di sicurezza» per l'Iqllm Kharrub (regione a Sud di Beirut) è stato finalmente varato. I rappresentanti dell'esercito e delle milizie rivali hanno accettato 1' intervento del gendarmi per riaprire al traffico la strada costiera Beirut-Sidone, chiusa dal febbraio 1984, e 11 porto della cittadina cristiana di Jlye. assediata dal drusl. Un reparto, al comando del tenente colonnello Abdel Qarlm Ibrahlm, si è già messo al lavoro per smantellare le barricate che bloccano la strada. La pace nell'Iqlim Kharrub è una condizione Indispensabile perché l'esercito libanese possa intervenire nel Sud del Paese nel caso, che appare ancora remoto, di un ritiro israeliano.

Persone citate: Abdel Qarlm Ibrahlm, Hani, Islami, Lawrence Jenco, Luclen Quinot