Reagan, all'improvviso annuncia un rimpasto di Ennio Caretto

Reagan, all'improvviso annuncia un rimpasto Il Presidente riduce il potere dei «falchi» Reagan, all'improvviso annuncia un rimpasto Il ministro del Tesoro Regan scambia il posto con il capo di gabinetto della Casa Bianca, Baker - Il ruolo di Nancy Reagan DAL NOSTRO CORRISPONDENTE NEW YORK — Il ministro del Tesoro Donald Regan e il capo di gabinetto James Baker st scaìitbieranno gli incarichi non appena il Congresso avrà dato la sua approvazione. Lo ha annunciato ieri mattina il presidente Reagan in una conferemo stampa lampo, convocata dimprovviso alla Casa Bianca. «La rotazione — ha detto il presidente, rifiutando di rispondere ai giornalisti — è stata chiesta dai miei due preziosi e leali collaboratori. L'idea — ha aggiunto il portavoce Speakes — l'ha avuta Regan una settimana fa. Baker dapprima l'ha respinta sugge¬ rendo che scambiasse Incarico con Deaver. Ma quando Deaver ha deciso di ritirarsi a vita privata, ci ha ripensato, e ieri ha accettato». Deaver è il segretario del presidente, e se ne va per ragioni finanziarie: guadagnerà tre o quattro volte tanto nell'industria privata — considerazione che non sfiora né Regan né Baker, entrambi miliardari. La spiegazione dell'avvicendamento è vera ma incompleta. Da tempo, il capo di gabinetto e il ministro del Tesoro volevano passare ad altri incarichi. Ma difficilmente Reagan avrebbe acconsentito al cambio della guardia se alla Casa Bianca non si fosse creata una situazione insostenibile. Nel primo mandato, il presidente si era circondato di conservatori, i cosiddetti pretoriani della California: Deaver appunto, il consigliere Meese, che sta passando al ministero della Giustizia, il giudice Clark, dimissionario dagli Interni. James Baker, ex capo delle campagne elettorali del presidente Ford e del vicepresidente Bush, due centristi, rappresentava un'eccezione. Quando nel giorni scorsi ha visto che il solo Baker, sospetto perché moderato, restava al fianco di Reagan, la destra ha minacciato la rivolta, cercando di imporgli l'ambasciatore all'Onu, la signora Kirkpatrick, un noto falco. Con la nomina di Regan a capo di gabinetto e il trasferimento di Baker alla tesoreria, il presidente ha tagliato la testa al toro. Il motivo del rimpasto è innanzitutto politico. Non lo è solo nel senso che grazie a esso il capo dello Stato si colloca a metà strada tra moderati e conservatori, l'ambito quasi fisiologico di Donald Regan. Lo è anche perché in questo modo il controllo della politica economica viene di fatto avocato alla Casa Bianca, dove già siede il ministro del Bilancio Stockmann. Il presidente ha compiuto una mossa magistrale, conseguendo due del suoi obiettivi principali: pacificare i suol sostenitori e rafforzarsi in vista della battaglia sull'economia contro il Congresso. Alla tesoreria, Baker funzionerà da cinghia di trasmissione, e garantirà rapporti più facili con l'ostico governatore della Riserva federale Volcker. Lo spostamento di Donald Regan è quindi una promozione. Il ministro del Tesoro uscente viene ad assumere nelle questioni interne ii ruolo cruciale assunto da Shultz in politica estera. Non a caso, i due uomini si assomigliano. A 66 anni, entrambi hanno alle spalle grandi successi, Regan come presidente dalla massima agenzia di Borsa del mondo, la Merrill Lynch, Shultz come economista, ministro di Nixon e dirigente della Bechtsl, la multinazionale dell'impiantistica. Prima ancora della cerimonia dell'insediamento, il 20 prossimo, Reagan fa capire di voler basare su di essi il massiccio rimpasto di governo che si sta profilando: oltre ai cambiamenti accennati, ne sono infatti in corso altri all'Onu — la signora Kirkpatrick si dimette — al ministero del Lavoro, a quello dell'Istruzione e a quello dell'Ambiente. Al secondo mandato, il reaganlsmo sembra voler assumere un volto nuovo. Se le indiscrezioni giunte da Washington sono fondate, sul cambio della guardia ha influito la first lady Nancy Reagan. Negli ultimi mesi, il potere della moglie del presidente è aumentato, come accadde prima di lei con Rosalynn Carter, la 'magnolia di ferro» del profondo Sud. Nancy fa da consigliere all'anziano leader repubblicano, soprattutto nella scelia del collaboratori: tutti samio che «la scorciatola per il cuore di Ronnle — come ha scritto la rivista Time — passa per Nancy.. Ennio Caretto

Luoghi citati: California, Nancy, New York, Washington