Uccise, ma era come in trame

Uccise, ma era come in trame Industriale a giudizio Uccise, ma era come in trame Carlo Luigi Come sparò (luglio '81) a un ladro: eccesso colposo in legittima difesa Carlo Luigi Come, l'industriale che, la sera del 21 luglio 1981, uccise con un colpo di pistola un ladruncolo che si era introdotto nella sua villa in collina con tre complici, è stato rinviato a giudizio per eccesso colposo In legittima difesa. La decisione del giudice istruttore, dott. Oggè, è arrivata dopo tre anni e mezza Il dott. Come, quella notte d'estate, venne svegliato di soprassalto da rumori provenienti dalla stanza accanto. Insonnolito, con la pistola in pugno, apri la porta c intra¬ vide delle ombre fuggire. Sparò e colpi al petto un ragazzo, Mauro Olmo. L'Industriale, assistito dagli avvocati Geo e Oliviero Dal Fiume, ha sempre sostenuto di aver sparato mentre il ladro era ancora in casa. Una tesi contestata dai complici della vittima: *Mauro era già in giardino quando quell' uomo Ita fatto fuoco-. Nel primo caso si sarebbe trattato di omicidio colposo, nel secondo di omicidio volontario perchè 11 dirigente avrebbe ucciso una persona che non poteva più rappresentare un pericolo per lui. In un primo momento, gli inquirenti ritennero che si fosse verificata la seconda ipotesi. Il dott. Oggè, invece, ha voluto andare più a fondo e. 1' anno scorso, ha disposto una perizia psicologico-neurologlca per appurare in che condizioni psichiche si trovasse 1' industriale quando sparò. Gli esperti, Fagiani e Bergamaschi, hanno concluso che Carlo Luigi Come fece fuoco quando 1 ladri scappavano, in una situazione quindi non più di pericolo, ma non era in piena coscienza, come se fosse stato in trance.

Persone citate: Bergamaschi, Carlo Luigi, Carlo Luigi Come, Come, Fagiani, Mauro Olmo, Oggè, Oliviero Dal Fiume