Si chiama «1984» il piano Urss di risposta alle guerre stellari
Si chiama «1984» il piano Urss di risposta alle guerre stellari Sei contromisure in un rapporto consegnato dà Gromyko a Shultz Si chiama «1984» il piano Urss di risposta alle guerre stellari dal nostro corrispondente NEW YORK — Anche 1' DAL NOSTRO CORRISPONDENTE NEW YORK — Anche 1 Urss sta mettendo a punto un programma di guerre stellari, o, se si preferisce, il progetto di uno scudo spaziale, in risposta a quello americano. Lo rivela un rapporto preparato da una commissione di scienziati sovietici, intitolato soltanto '1984', forse in riferimento al romanzo di Orwell, e consegnato ieri, pare, da Gromyko a Shultz. Il rapporto elenca sei «contromisure» che potrebbero essere facilmente prese dal Cremlino per contrastare 11 plano di Reagan: 1) sviluppo del satelliti killer, già collaudati con successo dalrUrss ; 2) costruzione di mlnlmissill ad altissima velocità per abbattere eventuali basi militari orbitali Usa; 3) immissione in orbita di «mine spaziali» (satelliti dotati di armi offensive) e di «reti protettive» (sbarramenti esplosivi); 4) installazione di batterle di raggi laser nei punti strategici della superficie terrestre; 5) adozione di «missili allodole», falsi bersagli. adozione di «missili allodole: falsi bersagli, Elaborato nell'83, ma pubblicato l'anno scorso, il rapporto è finito nelle mani dell'inviato a Ginevra della Washington Post, Dusko Dodcr, corrispondente del giornale da Mosca, che a novembre segnalò con un'intervista a Cernenko la disponibilità sovietica a tornare al negoziati sul disarmo dopo la visita di Gromyko a Reagan. Si tratta di un documento di 42 pagine, firmato dalla commissione degli «Scienziati sovietici per la pace contro la minaccia nucleare», che è presieduta dal direttore dell'Istituto delle ricerche spaziali di Mosca, Sagdeyev. Il documento ha innanzitutto un carattere tecnico, ma contiene due messaggi politici precisi. Il primo è che 11 programma delle guerre stellari di Reagan avvicina, non allontana, il pericolo dell'olocausto atomico: «Le affermazioni del Presidente — dice — rappresentano forse il I massimo inganno della sto-1 ria». Il secondo messaggio po- massimo inganno della storia'. Il secondo messaggio politico è appunto che anche l'Urss. come l'America, può realizzare uno scudo spaziale, e lo farà se Reagan non vi rinuncerà. In pratica, '1984- costituisce l'arringa del Cremlino al processo contro le guerre stellari. Il documento sostiene che gli Stati Uniti dovranno spendere tra 1500 e 2 mila miliardi di dollari per attuare il programma, una cifra spropositata; che a Mosca basterebbe spendere tra l'I e il 2 per cento di tale somma per renderlo in gran parte obsoleto; che le armi offensive verrebbero perfezionate al punto da penetrare lo scudo spaziale; che riceverebbero enorme impulso i Cruise, che volano radenti al terreno e non sono visibili sui radar. Sostiene ancora il rapporto: «Da entrambe le parli, americana e sovietica, crescerebbe la tentazione di attaccare per prima l'avversario per impedirgli di ottenere la superiorità militare'. Il pro getto di Reagan avrebbe sen- superiorità militare'. Il progetto di Reagan avrebbe sen so, conclude, se fosse acconv pagnato da una riduzione degli arsenali nucleari: ma non è cosi, e questo ostacola la riuscita delle trattative di Ginevra e accresce la diffidenza che già esiste tra Washington e Mosca. Interpellata dalla Washington Post, la delegazione americana a Ginevra ha rifiutato di fare commenti su -1984'. Si sa tuttavia che Shultz ha consegnato a Gromyko un dossier di denuncia delle violazioni dei trattati sul disarmo commesse dal sovietici. Gli Stati Uniti ritengono che l'Urss abbia uno scudo potenziale, una rete di radar collegata agli impianti di Krasnojarsk in Siberia. Hanno seguito inoltre i collaudi dei satelliti killer, che però sono ancora armi rudimentali. Infine, stanno raccogliendo dati sugli esperimenti sui raggi laser fatti con le astronavi Soyuz e Salyut. e- c>
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