Inchiesta su Durbè per i Modi falsi di Omero Marraccini

Inchiesta su Durbè per i Modi falsi La Procura di Livorno ipotizza il reato di contraffazione di opere d'arte Inchiesta su Durbè per i Modi falsi LIVORNO — La procura della Repubblica ha aperto un procedimento penale a carico del professor Dario Durbè e di altre due persone (•Dario Durbè più due- si legge nel fascicolo processuale: pare che si tratti della sorella Vera, coordinatrice del Musei comunali livornesi, e del fotografo Angelo Titonel di Roma) per la vicenda delle false sculture attribuite ad Amedeo Modigliani, pescate 11 24 luglio dello scorso anno nel Fosso Reale di Livorno. L'accusa è legata alla legge 1062 del novembre 1971 riguardante le norme penali sulla contraffazione o alterazione di opere d'arte, 2he prevede la reclusione da tre mesi fino a quattro anni ed una forte multa. La citazione della procura si richiama all'articolo 4 di tale legge che riguarda •chiunque mediante dichiarazioni, perizie, pubblicazioni, apposizione di timbri od etichette o con qualsiasi altro mezzo accredita o contribuisce ad accreditare, conoscendone la falsità, come autentici opere ed oggetti contraffatti, alterati o riprodotti: Il primo atto del magistrato che conduce l'inchiesta, il procuratore capo Gennaro Calabrese De Feo, è stato quello di ordinare il sequestro presso tutte le librerie del catalogo curato dal professor Darlo Durbè e dal fotografo Titonel che reca il titolo «Due pietre ritrovate di Amedeo Modigliani'. Tale catalogo, In una veste assai curata, fu presentato 11 2 settembre scorso durante una pubblica cerimonia presso la sede museale di Villa Maria e riguardava due delle «teste» attribuite a Modiglia¬ ni, esattamente quella che in seguito fu chiamata Modi 1, la cui esecuzione venne poi rivendicata dal portuale pittore Angelo Fraglia, e Modi 2 scolpita dagli studenti Plerfrancesco Ferrucci, Pietro Lurldlana, Michele Genovesi e Michele Ghelarduccl, insomma gli autori della clamorosa burla che ebbe l'epilogo in una trasmissione televisiva in cui i quattro giovani ripeterono l'opera in meno di un'ora. Il magistrato ha ordinato il sequestro di queste due sculture e di una terza (opera anche questa di Angelo Fraglia) che non compare nel catalogo di Durbè perché venne recuperata nel Fosso alla fine del mese di agosto. Le tre «teste» scolpite vengono affidate in custodia giudiziaria alla sovrlntendenza per I Beni artistici e culturali di Pisa nella persona della sovrintendente Giovanna Plancastelll Politi. Mentre le due sculture «alla Modi» eseguite da Angelo Fraglia erano già custo-'-j dite presso la sovrintendenza di Pisa, quella del quattro studenti è stata prelevata da un forziere della Banca d'Italia dove si trovava già sotto sequestro per ordine del pretore. Il magistrato, che si è mosso in seguito ad un'inchiesta svolta dal nucleo carabinieri per la tutela del patrimonio artistico di Roma inviati a Livorno dal ministro Gullottl dopo lo scandalo, ha ritenuto di prendere 11 provvedimento nell'ipotesi che la pubblicazione 'Due pietre ritrovate di Amedeo Modigliani' abbia concorso ad accreditare «(' autenticità delle sculture risultate poi false: Omero Marraccini

Luoghi citati: Livorno, Pisa, Roma