Non basta meno Magoni
Non basta meno Magoni COPPA DEL MONDO Nello slalom rispunta l'americana McKinney Non basta meno Magoni A Maribor l'azzurra, in testa nella prima manche, è scivolata al T posto nella seconda - Male le altre italiane MARIBOR — Sembrava che il gioco fosse fatto per Paoletta Magoni. In testa, seppure con un margine di vantaggio esiguo, nella prima manche del quarto slalom stagionale di Coppa del Mondo, l'azzurra aveva dato l'impressione di poter ripetere in misura ridotta l'impresa dello scorso anno a Sarajevo. Invece, nella discesa decisiva il ritmo dell'olimpionica di Seivino si è inceppato. Qualche errore, qualche frenata di troppo e l'illusione della vittoria è svanita per trovare un settimo posto che ha il sapore di una beffa. Il successo è arriso alla paffuta Tamara McKinney che ha cosi conquistato il suo quindicesimo primo posto (9 giganti e 6 slalom) tornando al vertice dopo un inizio d'annata in sordina. A dire 11 vero non ci si aspettava molto da Paoletta Magoni, fresca sposa e signora Sforza, che poteva essere frastornata dal matrimonio e dalle feste di questi giorni. Invece l'atleta bergamasca ha dimostrato, al di là del risultato, di essere veramente la primadonna dello sci italiano, l'unica in questo momento capace di lottare ad alto livello senza remore psicologiche, di buttarsi a capofitto in ogni gara con l'obicttivo di vincere. Il colpo le è riuscito solo a metà ma In ogni caso ha stabilito che chi vuole andare sul podio deve sempre fare 1 conti con lei. Se poi la brutta seconda man che è stata causata da una forma non troppo brillante questo è un altro discorso che verrà ripreso nelle prossime prove. Il bilancio della squadra femminile italiana è stato comunque negativo. Anche se ammirevole per l'impegno, in quanto ancora debilitata dal le cure che si sono rese ne cessarle per debellare una «cattiva» tonsillite, Daniela Zini non è andata oltre il quattordicesimo posto. Discreti ma non strabilianti 1 piazzaménti di Cristina Bri chettl (29*) e Fulvia Stevenin (30*), superate sul piano qualitativo dalla sedicenne Cecilia Lucco di Sansicario la quale, pur partendo con il numero 88 ha ottenuto un lusinghiero 36° posto. Chi preoccupa è Ninna Quarto, apparsa molto tesa e forse per questo motivo uscita per la tangente dopo poche porte nella prima manche. La gara si è disputata su una pista abbastanza irregolare ed in condizioni meteorologiche precarie a causa di una bufera di neve. Nella discesa iniziale la Magoni, quasi perfetta, ha infilato tutte le avversarie precedendo Perrine Pelen di 8 centesimi e la Charvatova di 24. Poi nella seconda le carte si sono mescolate. Tamara McKinney che era quinta e scendeva per prima ha fatto registrare nettamente il miglior tempo portandosi al comando. La Charvatova ha migliorato di una posizione ed alle sue spalle si è inserita per salire sul podio la svizzera Gadient. Prima della Magoni si sono inserite Erika Hess, la Pelen e la Konzett a. a Maribor. Tamara McKinney felice sul podio con la terza classificata, la svizzera Brigitte Gadient
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