C'è una cooperativa che vende prima ancora di aver seminato

C'è una cooperativa che vende prima ancora di aver seminato Ad Albenga si piantano gli ortaggi dopo i contratti con il Nord Europa C'è una cooperativa che vende prima ancora di aver seminato NOSTRO SERVIZIO ALBENGA — Il suo nome scientifico è Anethum Graveolens, quello comune Aneto, ma è normalmente indicato con 11 nome Inglese di DUI. E' una sorta di finocchio selvatico che cresce allo stato spontaneo, ma che é oggetto di coltivazione intensiva su un centinaio di ettari nella plana di Albenga. La coltura, fatta sia in pieno campo sia in serre, non richiede particolari accorgimenti, ma è alquanto sensibile al freddo ed è per questo che ha trovato nel clima mite della Liguria un habitat idoneo di coltivazione. I semi di aneto possono essere utilizzati come aromatizzante sia in cucina sia in distilleria. Citazioni relative alle sue proprietà si trovano nelle sacre scritture. Oggi risulta poco impiegato nella cucina italiana, mentre lo si ritrova molto spesso come aromatizzante o quale ornamento nei piatti della cucina nordeuropea. La sola cooperativa Ortofrutticola di Albenga —11 più importante organismo di commercializzazione degli ortaggi prodotti nella Riviera Ligure — ne esporta ogni anno oltre un migliaio di quintali In Danimarca, Svezia, Finlandia e Norvegia. Insieme con l'aneto anche altri ortaggi tipici della produzione albengerese, quali 11 porro e 11 prezzemolo riccio, prendono quotidianamente nei mesi autunno-invernali la via del Nord Europa alimentando un considerevole flusso di esportazione, che apporta alla nostra economia valuta pregiata per alcuni miliardi. La sola cooperativa ortofrutticola di Albenga ha esportato lo scorso anno 13.000 quintali fra aneto, porro e prezzemolo riccio per un corrispettivo di 1 miliardo e 700 milioni di lire. Queste cifre debbono essere almeno raddoppiate se si considera 1' esportazione indiretta fatta dalla cooperativa tramite grossisti esportatori di Bologna, Milano e Verona che completano 1 carichi con prodotti ortofrutticoli provenienti da altre regioni. Al di là del valore commerciale del prodotto esportato, é interessante la programmazione che la cooperativa di Albenga ha realizzato nell' ambito dei propri associati. Olà al mese di maggio, e quindi prima ancora delle semine, si conoscono infatti i quantitativi ed i prezzi dei prodotti che si esporteranno nell'inverno successivo. «i4 titolo di esempio — dice il direttore della Cooperativa Matteo Oalllnaro — già nel mese di maggio eravamo in grado di fissare per il DUI un prezzo minimo garantito di 280 lire per il prodotto a pieno campo e di 440 lire per la produzione di serra consegnata nel periodo dicembre-metà gennaio, mentre i coltivatori già erano informati che lo stesso prodotto sarebbe stato pagato almeno 330 e S50 lire dal 16 gennaio a tutto febbraio'. Giuseppe Fassino

Persone citate: Giuseppe Fassino