Solo la neve lo salverà

Solo la neve lo salverà Il frumento rischia di essere «bruciato» dal gelo Solo la neve lo salverà Gli inverni si succedono sema assomigliarsi: è nell'ordine naturale delle stagioni verso il quale non c'è forza umana intesa a prevederlo e a modificarlo. Similmente al remoto 1929 e a quello più terribile del 18S4. quest'inverno l'aria fredde di origine siberiana si riversa sul bacino mediterraneo scontrandosi con l'aria calda e umida di origine africana. Di qui le abbondanti nevicate che colpiscono le regioni meridionali e centrali della penisola. E' prevedibile che l'impatto dell'aria fredda siberiana con l'aria tiepida ed umida africana avvenga più a Nord nella Padania, superi l'arco alpino e lo travalichi, coinvolgendo cosi nella dura edizione invernale anche la mitte! Europa. Le prospettive quindi non sono liete e le gelate notturne ne costituiscono i sintomi premonitori. Chi dalle giornate, a volte primaverili, dell'autunno ebbe a constatare la caduta ddpidsfcaqcgp della neve sulle cime più alte delle Alpi, non poteva non prevedere un'invernata così termicamente ostile. Gli agricoltori del Nord ora invocano la neve, che faccia da schermo fra il terreno coltivato e la gelida aria soprastante. In caso contrario la falcidia per assideramento colpirà tutte le piante, dalle arboree alle erbacee, e fra queste ultime le vittime più colpite saranno le colture di grano, di orzo, nonché quelle prative. L'odierna situazione po¬ trebbe però essere smentita dai fatti qualora l'anticiclone siberiano venisse sospinto all' Est da un'eventuale concomitante anticiclone atlantico (o delle Azzorre). Nel qual caso le precipitazioni saranno piovose, cosa però die se salva dal freddo i seminati, non li salva dal pericolo del dilavamento impoverendone la fertilità chimica integrata alle semine dalle concimazioni a base dei classici concimi semplici o dei moderni concimi complessi. b. pu. Torino Cosi si presentano in questi giorni le campagne dell'Italia del Nord. Nella foto, le delicate piantine di grano, senza la protezione del manto nevoso, sono coperte di brina gelata e rischiano di «bruciarsi» (Foto La Stampa - Alessandro Bosio)

Persone citate: Alessandro Bosio

Luoghi citati: Azzorre, Europa, Italia, Torino