Saranno graziati due armatori che devono allo Stato 3 miliardi

Saranno graziati due armatori che devono allo Stato 3 miliardi I fratelli Ravano di Genova, multati per i capitali all'estero i Saranno graziati due armatori che devono allo Stato 3 miliardi E' la prima volta che iì provvedimento viene 'concesso' per una sómma còsi ingente ; ROMA — E' ormai imminente la grazia per gli armatori genovesi Francis e Antioco Ravano, definitivamente condannati due anni fa insieme all'assicuratore Enrico Zenogllo a pagare allo Stato circa quattro miliardi di lire per aver Illecitamente costituito all'estero dlsponlbilitè valutarle senza la prescritta autorizzazione. Il provvedimento di clemenza sarebbe però limitato a tre miliardi poiché nel frattempo l'Erario ha potuto incassare 900 milioni. Slnora a nessun Presidente della Repubblica è toccato concedere una grazia per una multa di cosi rilevante importo. L'istanza, predisposta dall'avvocato napoletano Massimo Krogh, legale dei fratelli Ravano, avrebbe già ottenuto 11 parere favorevole del procuratore generale della Corte d'appello di Genova nonché dei ministeri del Tesoro, delle Finanze e del Commercio con l'estero. Attualmente l'incartamento si trova al ministero di Grazia e Giustizia per il penultimo visto. Subito dopo sarà inviato al Capo dello Stato per la definitiva approvazione. La richiesta di grazia per i tre miliardi di multa è fondata su due motivi: 1) perché la magistratura italiana avrebbe erroneamente applicato con effetto retroattivo la leg- ge 159 sul rientro dei capitali dall'estero; 2) perché i Ravano non sarebbero in condizione di far fronte al pagamento dell'ingente somma; alcune loro aziende riserverebbero addirittura la chiusura con conseguente crisi occupazionale. Sta quindi per concludersi una vicenda giudiziaria iniziatasi il 28 ottobre 1976 con il clamoroso arresto di Francis Ravano e del direttore della compagnia assicuratrice Comltas Enrico Zenoglio. E' 11 primo processo «per direttissima» che si svolge hi Italia dopo l'entrata in vigore della legge valutarla. La magistratura genovese accusa Ravano e Zenoglio di aver illecitamente costituito all'estero — a favore delle società assicuratrici italiane Comltas e Liguria Asslcurazfbni — fondi per un miliardo e 70 milioni di lire. La Comltas è una compagnia che opera quasi esclusivamente nel ramo del trasporti marittimi assicurando gli scafi delle navi. La sua sede è a Genova ed ha filiali a Parigi, Anversa e Lugano dove vengono stipulate polizze assicurative con società armatrlcl straniere. Il premio è pagato all'estero, ma la Comltas non è autorizzata a tenere fuori dall'Italia una somma superiore a 500 mila dollari che devono essere accreditati su conti ben individuati e denunciati all'Ufficio Italiano dei Cambi. Il resto deve essere trasferito in Italia. Da un'ispezione della Guardia di Finanza si scopre però che in una banca di Lugano la Comltas ha un conto non denunciato di 926 milioni. 25 milioni vengono invece trovati a Parigi e altri ad Anversa. In totale un miliardo e 70 milioni. In tribunale Francis Ravano e Zenoglio vengono condannati a 5 miliardi di multa. E' 11 6 novembre 1976. Pochi giorni dopo si apre un secondo processo a carico di Antioco Ravano e dello stesso Zenoglio ai quali 11 tribunale di Genova infligge circa due miliardi e mezzo. Il 30 marzo '79 la Corte d'appello unifica i processi e dimezza la pene. I tre imputati vengono condannati a pagare una multa di 3 miliardi 900 milioni. Dopo ben quattro anni la Cassazione conferma definitivamente il verdetto di secondo grado. p.f.

Persone citate: Francis Ravano, Massimo Krogh