Equipe pronta per separare i siamesi di Pierangelo SapegnoLuigi Firpo

Equipe pronta per separare i siamesi Bologna, intervento previsto fra 34 mesi se non scatta l'emergenza Equipe pronta per separare i siamesi BOLOGNA — Gran consulto ieri al Sant'Orsola. Adesso è davvero tutto pronto per il giorno X, quando i medici tenteranno di salvare la vita difficile di Fausto e Davide, 1 gemelli siamesi nati 11 28 dicembre uniti per la testa. Per ora -è un giorno che sembra lontano*, avvisano all'ospedale. Perché 1 due neonati dovranno stare anche otto-dieci ore sotto i bisturi ed è bene che siano cresciuti, che si siano Irrobustiti. Quando 11 professor Giampaolo Salvioli, direttore dell'Istituto di puericultura, riceve i giornalisti nel suo studio manca poco alle 13. Tre ore è durata la riunione ed è appena finita. «i4bWamo organizsato il piano di emergenza, messo a punto il programma, definito l'equipe medica*. E' il primo consulto per Fausto e Davide. Spiega Sai violi: «Ho deciso di riunire, tutti i colleghi impegnati nel tentativo di salvare i due gemelli, per analizzare bene i ri' sultati degli esami di ieri e, soprattutto, per essere pronti a qualsiasi evenienza. Questo comunque non vuol dire che sia stato programmato l'intervento. L'operazione avverrà, credo, non prima di tre o quattro mesi, a meno die non sopravvengano improvvise complicazioni a consigliare l'emergenza. Comunque, adesso, anche nel caso peggiore non saremmo presi alla sprovvista*. Così, Salvioli annuncia che è stata completata l'equipe medica che tenterà il miracolo. Una équipe composta da due radiologi (il professor Alberto Corinaldesi e 11 suo aluto prof. Rigoantonlo Roversl), da due neurochirurghi (i professori Giulio Gaist e Giancarlo Piazza), due chirurghi pediatrici (il prof. Remigio Domini e il suo aiuto Alfredo Cacciari), dal chirurgo plastico prof. Carlo Cavilla. Giampaolo Salvioli è il coordinatore del gruppo. Questi sono 1 giorni dell'at¬ tesa. Fausto e Davide dormono nella loro culla di terapia intensiva, in una stanza con altri neonati al primo plano del Sant'Orsola, dietro una grande vetrata. C'è l'occhio del monitor che li segue ogni secondo, ogni istante. Sono giorni lunghi, tutti importanti. Lo sa bene Giulio Gaist, l'uomo che dirigerà -l'equipe della speranza* in sala operatoria. Dice: -L'intervento lo faremo al Bellarlu, dove lavóro io. Per certe cose, chiunque si trova meglio a casa sua*. Professore, quando avverrà l'operazione? . Adesso non c'è emergenza. Ma come si fa a dire... Se le cose non peggiorano credo fra il terzo e il quarto mese. E' inutile fare previsioni in questi casi*. Comunque, voi siete già pronti... -Ora noi abbiamo un piano che va bene per l'emergenza. Se non sopravvengono complicazioni però sarà necessa¬ rio metterne a punto un altro studiato meglio in ogni particolare*. Poi aggiunge: -Non sono necessarie attrezzature speciali. Il Bellaria va bene com'è*. Gaist e Cavlna stanno anche vagliando la possibilità di un pre-intervento per innestare un lembo cutaneo in modo da richiudere più rapidamente la ferita quando 1 due gemelli saranno staccati. Nel frattempo, saranno, forse necessari nuovi esami. Su Fausto (quello che ha 11 sistema venoso del cervello non completo) verrà fatta di sicuro un'altra angiografia. Quando non si sa. -L'intervento di ieri è stato duro per i due neonati, dobbiamo aspettare che si rimettano*. Ma sono tutte cose che si faranno nei prossimi giorni. Adesso bisogna attendere. Pierangelo Sapegno (A pagina 2: Tra scienza e morale, di Luigi Firpo).

Persone citate: Alberto Corinaldesi, Alfredo Cacciari, Bellaria, Carlo Cavilla, Giampaolo Salvioli, Giancarlo Piazza, Remigio Domini, Salvioli

Luoghi citati: Bologna, Sant'orsola