Quel lampo sulla terra dei Lapponi di Renato Proni

Quel lampo sulla terra dei Lapponi Che cosa è successo il 28 dicembre tra le acque dell'Artico e l'estremo Nord della Scandinavia Quel lampo sulla terra dei Lapponi n comando supremo Nato dice che si tratta di incidente - L'ordigno sarebbe stato lanciato da un sommergibile della classe «Echo 2» nel mare di Barents - Per un errore (tecnico o umano) avrebbe sbagliato direzione: a questo punto sarebbe stato fatto esplodere in volo - Non è escluso che fosse un razzo-civetta «Drone» usato per un nuovo esperimento, ma potrebbe anche essere di un modernissimo «SS N-12» DAL NOSTRO CORRISPONDENTE BRUXELLES — Il Comando supremo delle forze alleate di Mons e il Comitato militare della Nato hanno raggiunto le prime conclusioni, non definitive, sul missile di crociera sovietico che all'1,30 del 28 dicembre ha sorvolato per un minuto 11 territorio della Norvegia, lungo la valle di Pasnik, per schiantarsi nel pressi del lago Inari, nella Lapponia finlandese. E' questa la prima volta che un missile russo penetra nello spazio aereo di un Paese atlantico e 1 portavoce della Nato si dichiarano 'preoccupati», pur evitando di esacerbare le polemiche per comprensibili ragioni di opportunità, politica, visto che siamo alla vigilia dell'incontro Shultz-Oromyko, a Ginevra. Gli esperti della Nato sono tuttora in contatto con lo Stato maggiore della Norvegia per ottenere ulteriori informazioni e per trarne le conseguenze di carattere mi- litare, strategico e, infine, politico. Normalmente, si afferma, la flotta sovietica del Nord si esercita con i missili nel mare di Barents lanciando i razzi In direzione NordEst, in modo che vadano a finire nelle vicinanze del Polo. Per un errore di natura tecnica (sistemi elettronici) o umana (il compasso del missile male impostato) questa volta 11 razzo è partito in direzione Sud-Ovest. Come si vede, la prima conclusione è che si sia trattato di un «accidenti» e non di un «incirfent», il che significa che non è sta¬ ta una provocazione o un tentativo di mettere alla prova i sistemi di avvistamento e di difesa antlmissllistlca della Norvegia. Il missile è stato lanciato nel mare di Barents da un sommergibile della classe «Echo 2» piuttosto che da un incrociatore del tipo «Kresta», che pure tiene a bordo questi missili di crociera. Si trattava, più che di un esercizio di routine, di un esperimento nuovo, e questo spiega il fallimento del lancio. Non si esclude che 11 missile fosse un «Drone», ovvero un razzo- civetta che doveva essere abbattuto da un missile difensivo mare-aria e che Invece ha proseguito nel suo volo. Certamente, il missile è stato fatto esplodere in volo appena 11 centro di controllo della batterla sovietica si è accorto che era decisamente fuori rotta. Per questo, sarà difficile al finlandesi ritrovare 1 rottami «interessane» del razzo. La Norvegia, che tiene 1500 uomini nella zona di Finmark per sorvegliare la frontiera con l'Unione Sovietica, non era in grado di abbattere tempestivamente l'arma russa perché non ne ha 1 mezzi. In realtà, dalle prime verifiche del dati sul 'profilo di volo», e sulla « firma radar» del razzo, sembra che 11 missile viaggiasse a mach 1,1, cioè un 10 per cento in più della velocità del suono. Dalla lettura di questi dati non si capisce ancora perché le autorità norvegesi abbiano dedotto che 'si trattava di un missile di crociera chiamato dalia Nato «Shaddock» oppure con la sigla «SS N-3» di cui .le unità navali sovietiche cominciarono ad essere dotate attorno al 1960. In realtà, alla Nato non è stato ancora escluso che fosse un «SS N12», la versione più moderna dello stesso tipo di missile di crociera, o addirittura di un razzo ancora più moderno. Per missile di crociera, in questo caso, si intende un razzo che non ha una traiet- torla balistica, ma che è dotato di un motore e di un sistema di guida (pur non avendone le elevate caratteristiche tecnologiche) dei «Cruise» dislocati a Comiso. Il raggio massimo di azione del missile disperso dovrebbe quindi essere di circa 450 chilometri e la sua carica atomica, quando ce l'ha, di 350 chilotonnellate, cioè 20 volte quella della bomba che distrusse Hiroshima. Il missile può anche avere una tentata di esplosivo convenzionale da una tonnellata. Trattandosi di un'esercitazione, o più probabilmente di un esperimento, 11 missile non aveva naturalmente una carica esplosiva di alcun genere, salvo quella per 11 dispositivo di auto-distruzione. Il razzo, al posto della carica esplosiva, aveva della zavorra perché mantenesse una linea equilibrata durante il volo. Il missile in questione aveva una guida semplice. Ciò significa che, quando tutto va bbIcsqmcrMblap bene, dapprima vola diritto e basso sul mare in maniera Inerziale, poi si alza sino a che 11 suo radar lo dirige verso l'obiettivo prescelto e quindi punta a terra o sul mare, dopo che la carica nucleare è stata armata. Il sommergibile che ha sparato 11 missile proveniva da Murmansk, la più grande base navale del mondo, che è la «casa» di 36 sommergibili atomici, 45 sommergibili a propulsione classica dotati di armi intercontinentali, 90 sottomarini d'attacco, 2 portaerei, 11 incrociatori, 70 fregate e 300 aviogetti da caccia. L'incidente del missile russo che è penetrato nel cieli della Norvegia e della Finlandia solleva comunque più problemi di ordine politico che militare. In momenti di tensione, per esemplo, cosa può succedere in un slmile caso, dato che nessuno può conoscere da terra se il razzo pirata è dotato di carica atomica, convenzionale o è disarmato? I politici della Nato fanno notare come, in questo contesto, è sempre più necessario accrescere le misure che rafforzano la reciproca fiducia e tenere aperte le linee dirette di emergenza tra la Casa Bianca e il Cremlino. I comandi militari alleati chiedono anche da tempo la modernizzazione di detti missili per dotare le nuove armi di «serrature» più sicure per la testata atomica che in genere viene armata soltanto in vicinanza dell'obiettivo. L'incidente del missile conferma appieno, soprattutto, la saggezza della dottrina Nato di non rispondere con un contrattacco missilistico ai voli In arrivo di missili se non dopo 11 loro impatto e la loro eventuale esplosione a terra. Se si applicasse la discussa dottrina contrarla (detta del 'lancio dietro allarme», ovvero un controcolpo appena si avvistano i missili in arrivo) cosa potrebbe succedere in un caso come quello verificatosi il 28 dicembre? Infine, l'esempio del missile sovietico è un grattacapo aggiuntivo per chi deve negoziare le misure di controllo di un eventuale accordo sulla limitazione degli euromissili, perché al momento nessuno può sapere se e quando hanno una testata atomica < convenzionale. Renato Proni u 11 irrisane t^ruise a testata nucleare in dotazione alle forze Nato nell'Europa occidentale

Persone citate: Cruise