Commonwealth francese per la Nuova Caledonia? (ma soltanto fino al '95)

Commonwealth francese per la Nuova Caledonia? (ma soltanto fino al '95) Commonwealth francese per la Nuova Caledonia? (ma soltanto fino al '95) PARIGI — La Nuova Caledonia potrebbe diventare uno «Stato associato* della Francia. Secondo 11 settimanale Nouvel Observateur, il piano preparato da Edgard Pisani, alto commissario del governo a Noumea, prevede l'indipendenza per il territorio d'oltremare francese, ma indipendenza a sovranità limitata, che dovrebbe durare una decina d'anni. Sarà lo stesso Pisani, lunedi mattina, a rendere noto 11 suo progetto. Ieri, dopo le rivelazioni del giornale, l'alto commissario si è limitato a far sapere che il testo definitivo era stato preparato nella notte, quando, dunque, il Nouvel Observateur era già stato stampato. Ma l'impressione, a Parigi, è che, al di là del dettagli, il senso della proposta Pisani sia quello anticipato dal settimanale. Stato «associato», dunque, come la Costituzione del 1958 consente. Indipendente, con un seggio all'Onu e uno statuto internazionale autonomo, ma a sovranità limitata: legato, ancora, alla Francia da una serie di accordi politici ed economici. Parigi, ad esemplo, conserverebbe la responsabilità della Difesa, e si occuperebbe dell'ordine pubblico: una situazione analoga a quella dell'Inghilterra nei confronti delle Isole Figi, subito dopo l'indipendenza di queste ultime. Altri accordi dovrebbero garantire gli aluti allo sviluppo economico del nuovo Stato, che resterebbe nell'area del franco. Il plano Pisani prevede un referendum, da tenersi probabilmente nell'estate, e comunque prima delle legislative generali del marzo '86. Vi avrebbero diritto sia i melanesiani sia 1 coloni di origine europea (e non solo i primi, come chiedevano gli indipendentisti). Purché residenti in Nuova Caledonia da almeno tre anni (e non da sei mesi, come volevano gli antl-indipendentisti). La scelta è giustificata dalla storia recente: De Gaulle e Giscard, nel 1967 e nel 1977, prepararono una legge in tal senso a proposito dell'indipendenza della Somalia francese e dei territori di Afars e Issas. Difficile dunque, e imbarazzante, per i seguaci dei due ex presidenti, impuntarsi oggi sul sei mesi. Le prime reazioni in Nuova Caledonia sono state caute. «JVé rifiuto categorico nè approvazione» commentavano ieri gli anti-indlpendentisti vicini al partito neogolllsta. Nessun entusiasmo, ma neppure «no. definitivi, tra gli indipendentisti. Gli uni e gli altri, prima di pronunciarsi, preferiscono ascoltare Pisani, lunedi. Probabilmente ha ragione l'inviato di Le Monde a Noumea: l'alto commissario vuole arrivare a uno «equilibrato scontento, capace di neutralizzare la collera delle due parti, e sufficiente a consentire la soluzione del problema Nuova Caledonia. e. n.

Persone citate: De Gaulle, Nouvel, Pisani