Gsm: no alle candidature dei sostituti Vigna e Sica a procuratore di Bologna

Gsm: no alle candidature dei sostituti Vigna e Sica a procuratore di Bologna Quattro voti sui 5 a Vincenzo Salafia Gsm: no alle candidature dei sostituti Vigna e Sica a procuratore di Bologna ROMA — La commissione per il conferimento degli uffici direttivi del Consiglio superiore della magistratura si è riunita ieri in seduta straordinaria e con procedura d'urgenza ha espresso le sue indicazioni sui candidati all'ufficio di procuratore capo della Repubblica di Bologna. In particolare, dalla riunione sono emersi come «papabili» i nomi di Vincenzo Salafla, coordinatore dei superispettori finanziari presso il ministero delle Finanze, ed ex presidente di sezione del tribunale di Milano, e di Mario Luchetti, sostituto procuratore generale a Bologna. Al primo sono andati quattro voti (sui cinque membri della commissione presenti) al secondo un voto. Il parere espresso ieri dalla commissione ha carattere Indicativo. A questo proposito i giudici Franco Ippolito ed Edmondo Bruti Liberati, rappresentanti di Magistratura democratica, hanno chiesto formalmente al vicepresidente del Csm. De Carolis, di fissare la seduta dalla quale dovrà scaturire il nome del successore del procuratore Ouido Marino per il 7 gennaio (la riunione del plenum era stata fissata per il 15) e ciò «in reiasione alla assoluta urgenza di nominare il titolare dell'importante ufficio in questo momento gravato da un diffici¬ lissimo e delicato impegno in reiasione alle inchieste sulla strage». Nel corso della seduta, protrattasi per tutta la giornata, i consiglieri avevano esaminato anche altre domande presentate da alcuni magistrati che aspiravano a dirigere l'ufficio della Procura di Bologna. Tra questi, il sostituto procuratore della Repubblica di Firenze, Pierluigi Vigna. La richiesta del magistrato non è stata tuttavia presa in considerazione in quanto è risultato che è stata presentata oltre 1 termini consentiti dal concorso. Secondo quanto si è appreso, Pierluigi Vigna, uno del magistrati più preparati nella lotta contro l'eversione nera, aveva precedentemente presentato un'altra domanda che era stata poi ritirata. Tra gli altri candidati figurava anche 11 nome del sostituto procuratore della Repubblica di Roma, Domenico Sica, noto per aver condotto le più importanti inchieste nella lotta contro 11 terrorismo a Roma. Ma — sempre secondo indiscrezioni — a suo svantaggio avrebbe giocato un ruolo determinante l'anzianità di servizio che, secondo 1 membri della commissione, sarebbe stata inferiore a quella di tanti altri magistrati aspiranti alla Procura di Bologna.

Luoghi citati: Bologna, Firenze, Milano, Roma