McEnrae leader malgrado la Davis
McEnrae leader malgrado la Davis IC"n'?l'?ir^ Le classifiche mondiali del 1984 confermano «Mac» a ìì» 1 McEnrae leader malgrado la Davis Per lo statunitense un'occasione di rivincita con i giovani svedesi nel Master della prossima settimana a New York John McEnroe e Jimmy Connors hanno perso a Goteborg la Coppa Davis 19B4 con la complicità di Peter Fleming, ma chiudono l'annata ai primi due posti della classifica mondiale elaborata dal computer dell'Associazione tennisti professionisti, che tiene conto dei risultati di tutti i tornei ufficiali ma non dei match di Coppa Davis, dei «Master» e delle esibizioni. McEnroe, vincitore a Wimbledon e Flushing iifeadow, finalista al Roland Garros, avrà cosi la matematica certezza della riconferma a campione del mondo anche per 1' annata appena conclusa da parte di un «giuri- di esperti nominato dalla federazione internazionale. Forte di questa consacrazione, il giovane statunitense cercherà ora di riscattare la magra svedese in occasione del Volvo Masters, che vedrà in lizza la prossima settimana a New York 1 migliori dodici giocatori dell'ultima stagione fatta eccezione per Andres Gomcz, il giovane mancino ecuadoriano vincitore quest'anno per la seconda volta degli internazionali d'Italia, manifestazione che Itf aveva lanciato nel 1982. II.sudamericano, unico giocatore ad avere infranto il blocco americanosvedese con il quinto posto sia nella classifica ATP che in quella del Volvo Grand Prlx, è infatti sofferente al braccio sinistro per una tendinite che periodicamente lo affligge e che ora gli ha imposto uno stop di almeno quattro settimane. . McEnroe ha dominato la stagione dimostrando solo di avere ancora qualche difficoltà ad ambientarsi sui cani- pi in terra rossa. In occasione degli internazionali di Francia, dopò un'adeguata preparazione effettuata in Germania prendendo parte alla Coppa del Mondo-Ambra Solare di Dusseldorf, aveva dimostrato sino all'ultimo ostacolo di avere trovato il giusto ritmo. Poi in finale, dopo avere dominato per due set e mezzo, persa la concentrazione aveva permesso l'epica rimonta di Ivan bendi Alla finale di Coppa Davis sul campo in terra al coperto dello Scandinavium di Goteborg è arrivato senza ia necessaria preparazione, vuoi fisica per un precedente infortunio, vuol specifica sui campi in terra rossa. Al secondo posto c"è Connors, che ha scavalcato il cecoslovacco Ivan Lendl il quale ha si vinto il suo primo torneo del Grande Slam, ma non ha compiuto l'auspicato salto di qualità in modo da portarsi al vertice assoluto. Ora Lendl si è affidato allo stesso medico che ha trasformato in •imbattibile» Martina Navratllova, con una speciale dieta alimentare. A novembre a Londra ha fatto cose mirabili, poi all'appello degli internazionali d'Australia un infortunio muscolare gli ha impedito di mostrare i progressi anche sui campi in erba sinora sempre ostici al suo tipo di gioco, nonostante gli insegnamenti del polacco Fibak, suo amico e consigliere. Connors, sempre a suo agio sul campi veloci, si è confermato combattente indomabile e la sua classifica premia il suo impegno insieme all'oculata e limitata scelta dei tornei in cui però raramente ha compiuto passi falsi contro avversari di caratura inferiore. Le sue sconfitte sono sempre stata opera del più forti. Un raro esemplo di presenza ai più alti vertici, nonostante i 32 anni. L'alta classifica ha poi visto l'esplosione dei giovani leoni del tennis svedese, col leader wtiandor in quarta posizione1, Bt'guJtò ■ da darryd e Sun 'dstrom. 'Nystrom e Edberg seguono subito dopo e quest' ultimo, il più giovane, sembra In grado di progredire sino ai più alti valori grazie alla facilità di gioco ed alle doti tecniche accoppiate ad un fisico Invidiabile. I morsi dell'età hanno fatto scomparire dalla graduatoria 1983 dei primi 30 l'australiano McNamara, vittima di un gravissimo infortunio al ginocchio dal quale si è ripreso solo dopo oltre dodici mesi di assenza dai campi di gioco, Sandy Mayer (32 anni) e Brian Teacher (28 anni) a lungo bloccati da guai fisici. Senza infortuni ma solo vittima dell'usura Brian Gottfried (32 anni), che per un decennio ha figurato in questo elenco. Altri giocatori usciti di graduatoria sono May otte e Scott Davis, Gunthardt e Purcell; la loro classifica non ha subito un vero e proprio tracollo, ma solo gli effetti di alcuni risultati negativi. Più grave il caso dell'argentino José Luis Clerc, che figurava al termine del 1983 addirittura in ottava posizione ed ora è solo al 33° posto. Crisi di fiducia la sua, che l'ha portato a sciogliere il sodalizio che lo legava da diversi anni al coach cileno Pato Rodriguez. Altri crolli da segnalare quel¬ li di Scanlon dopo la rottura con Warren Jacques e quello di Chris Lewis che non ha saputo trovare i dovuti stimoli dopo l'insperata finale rag-' giunta a Wimbledon contro McEnroe due anni fa. Fra 1 giovani leoni in ascesa guidati da Edberg, da segnalare gli americani Krlckstein, ultimo prodotto di Nick Bollettleri, Testerman, autore del maggior balzo in avanti. Gilbert e Paté, lo spagnolo Aguilera, tornato al grande tennis dopo un paio d'anni dedicati alla musica pop, l'indiano Krishnan, figlio d'arte (il padre rivaleggiava con Pietrangelo, il cecoslovacco Pimek e soprattutto 11 nostro Francesco Cancellotti, che con le sue micidiali bordate di diritto consola il tennis azzurro degli scivoloni all'indietro compiuti nelle classifiche mondiali da Gianni Ocleppo e Claudio Panatta. Rino Cacioppo John McKnroe
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