Dopo una crisi di otto anni vita nuova all'Ente Cinema

Dopo una crisi di otto anni vita nuova all'Ente Cinema Da ieri un nuovo statuto e la fine del commissariamento Dopo una crisi di otto anni vita nuova all'Ente Cinema ROMA — A otto anni dì distanza dalla nomina del coynmissario straordinario che ne è ancora il responsabile, l'Ente autonomo di gestione per il cinema (il quarto e più piccolo degli enti di gestione delle partecipazioni statali) sta per tornare alla normalità. Ieri è infatti entrato in vigore il nuovo statuto dell'ente (che controlla Cinecittà e l'Istituto Luce nel quale è stata fusa recentemente l'Italnoleggio), approvato, su proposta del nwiistro delle Partecipazioni statali, Darida, dal Consiglio dei ministri e respvesecutivo con un decreto del Presidente dèlia Repubblica. . ... . . .'. """^ /ii base al nuovo statuto, il ministro Darida dovrà nominare il presidente dell'Ente Cinema (che prenderà il posto del commissario straordinario in carica da otto anni nonostante il fatto che la legge stabilisse un periodo massimo di un anno) ed il nuovo consiglio d'amministrazione che sarà composto di nove persone amiche di 13 come prevedeva il vecchio statuto. La principale innovazione contenuta nello statuto appena entrato in vigore — spiegano al ministero delle Partecipazioni statali — è l'allineamento dei poteri dell'ente cinema con quelli di Iri, Eni ed Efim. Per evitare i contrasti tra l'ente e le società controllate (che avevano portato al commissariamento deciso dall'alloro ministro delle Partecipazioni statali Bisaglia), il nuovo statuto ha definito in modo più preciso i poteri dell'ente, attribuendogli la «gestione» delle società controllate mentre, prima, i suoi poteri erano quelli di programmazione, direzione, promozione e coordinamento. Questi poteri contrastavano con l'autonomia die le società per azioni controllate dull'ente rivendicavano .sulla base di quanto stabilito ^4't?w^ifM%^^^^l(^f0 estende i compiti delìenié.ancne òlla «produzione cinematografica realizzata mediante tecniche elettroniche (audiovisivi)», e lo autorizza a costituire società per azioni, assumere partecipazioni e riorganizzare le società controllate; il 7iuovo statuto obbliga anche l'ente ad «ottemperare agli atti di indirizzo e alle direttive» del ministero delle Partecipazioni statali. Dal consìglio d'amministrazione escono i rappresentanti dei lavoratori dell'Ente o delle società controllate e gli autori, critici o registi, sostituiti da «quattro esperti in direzione e organizzazione aziendale o con significative esperienze nel settore... (Ansa)

Persone citate: Bisaglia, Darida

Luoghi citati: Roma