Sentiti decine di testimoni svila strage nella gallerìa di Vincenzo Tessandori

Sentiti decine di testimoni svila strage nella gallerìa A Bologna vertice degli inquirenti sullo stato delle indagini Sentiti decine di testimoni svila strage nella gallerìa Una segnalazione da Palermo: «In dicembre fu rubato esplosivo nella base Nato di Sigonella» DAL NOSTRO INVIATO BOLOGNA — «Bisogna sperare che la tensione esistente rimanga: l'esperienza einsegna che, dopo un po', cade*. Claudio Nunziata, sostituto procuratore della Repubblica, incaricato di dirigere le indagini per la strage della galleria, non lo dice, ma teme che il tempo lavori per gli assassini. In questi giorni le indagini, difese da un'assoluta segretezza, sono definite «metodiche». C'è stata una riunione con i responsabili dell'Ucigos, della Digos, dei carabinieri e della polizia ferroviaria, ieri mattina, in procura e si è discusso a lungo per fare il punto della situazione. Un incontro straordinario al quale il dott. Nunziata ha tuttavia voluto dare un' importanza sfumata: «Si è trattato dì una riunione operativa per il futuro*. Sono già state ascoltate decine di testimoni, è stato rintracciato anche un giovane che in quella sera maledetta, sul rapido, indossava un giaccone blu e un maglione roseo. La memoria di alcuni viaggiatori ha fornito il materiale per comporre gli identikit, ma, ha osservato il giudice, «i disegni servono non tanto per identificare le persone, quanto per sollecitare il ricordo di chi si trovava sul treno o era in stazione, su personaggi che hanno magari tenuto un particolare comportamento*. Sul disegno dell'«uomo di spalle con valigie* diffuso 1' altro giorno dai carabinieri, a Palazzo di Giustizia qualcuno faceva notare la singolare somiglianza di quel volto, preso di trequarti, con la sola fotografia In circolazione di Ilici. Ramirez, detto «Carlos», accreditato terrorista latinoamericano, legato strettamente, si dice più per denaro che per Ideologia, a molti Paesi arabi e dell'Est, Unione Sovietica compresa. Ma molti, fra gli Inquirenti italiani, dubitano addirittura che «Carlos» sia mai esistito. Le ipotesi in questa direzione, come d'altra parte tutte quelle sul terrorismo d'oltrefrontiera, sono accolte con grande diffidenza dai magistrati. Decine di persone mostra¬ no buona volontà, segnalano quello che hanno visto, sottolineano sospetti. Qualcuno, purtroppo, è spinto da mitomania manifesta, ma tutto dev'essere vagliato. Qualche notizia, tuttavia, sembra poter dare un indirizzo preciso alle indagini. Informano da Palermo che un cospicuo quantitativo di esplosivo è stato rubato, ai primi di dicembre, nella base Nato di Sigonella, presso Catania. C'erano state indagini e si temeva un attentato simile a quello che, il 29 luglio 1983, uccise il giudice palermitano Rocco Chlnnicl. Ufficialmente, a Bologna, la segnalazione non è ancora giunta, ma, osservava ieri pomeriggio il dott. Nunziata, mi' esplosivo militare non sembrerebbe conciliarsi con quello usato sul rapido, anche se, in questo senso, una certezza non l'abbiamo ancora, e dobbiamo aspettare tutti gli esami, prima di averla*. Si.attende un primo risultato concreto e il procuratore della Repubblica, dott. Guido Marino, dice: «Quando ci saranno, ì risultati saranno il frutto di una maturazione autentica, genuina del metodo di lavoro che abbiamo adottato. Verifichiamo tutto e ricerchiamo qualsiasi possibilità di sviluppo. E, data la volontà di questo metodo, ri¬ sultati ci saranno sicuramente. I punti toccati sono tanti, alcune cose sono lo sviluppo di quello che già sappiamo.. Su che cosa, e quanto, gli inquirenti sappiano, il procuratore rifiuta «assolutamente di approfondire*. Sul «colore» degli attentatori, il dott. Marino dichiara di non voler azzardare ipotesi. «Farlo, è contrario a qualsiasi elementare esigenza di metodo, a parte il fatto che non lo direi neppure fossi convinto. E' sbagliato metodologicamente, parlarne*. Già nominato presidente della Corte d'appello di Reggio Calabria, il dott. Marino rimarrà ancora qualche tempo a Bologna. Mario Tuti, ergastolano nero. Imputato assolto con la formula del dubbio dall'accusa di aver fatto saltare dieci anni fa l'.ltalicus». è stato ascoltato, per quattro ore, nel carcere di Sollicciano, presso Firenze. Le contestazioni dei magistrati devono essere state numerose, ma la consegna del silenzio è rigida. Vincenzo Tessandori

Persone citate: Claudio Nunziata, Guido Marino, Ilici, Mario Tuti, Ramirez, Rocco Chlnnicl

Luoghi citati: Bologna, Catania, Firenze, Palermo, Reggio Calabria, Unione Sovietica