Morto de Lacratelle Romanzò la Francia

Morto de Lacratelle Romanzò la Francia A 97 anni: era l'ultimo dei classici Morto de Lacratelle Romanzò la Francia PARIGI — Jacques de Lacratelle, uno degli ultimi rappresentanti della letteratura francese degli Anni Trenta, è morto ieri a Parigi. Aveva 97 anni. Nato nel 1888 nel castello di Cormatln, in Bretagna, era vissuto durante l'infanzia anche in Italia, insieme al padre diplomatico. Il primo libro lo aveva pubblicato a trentadue anni. «La vie inquiete de Jean Himelin» («né un romanzo né una confessione', nonostante il taglio autobiografico) aveva avviato il suo successo di scrittore, consacrato poco dopo da «Silbermann; storia di un giovane ebreo perseguitato, e soprattutto, tra il 1932 e il '33, dai quattro romanzi del ciclo «Hauts-Ponts*. la storia di tre generazioni. Grande amico di Proust, de Lacratelle è considerato un classico, in Francia: «L'espressione, soprattutto, mi divideva dagli scrittori della mia età — aveva detto di recente in un'intervista —. Provavo una vera e propria im. potenza a esprimermi senza ordine o chiarezza». Per molti anni collaboratore del Figaro, de Lacratelle ne divenne direttore associato dopo la seconda guerra mondiale: più tardi fu nominato amministratore e presidente del giornale, al quale dedicò un libro. Se è soprattutto il romanziere che oggi si ricorda, copiosa fu anche la sua attività di saggista: una decina di volumi — riflessioni, meditazioni più che critiche vere e proprie — sui suoi «maestri.: Stendhal, Constant, Proust, Gide, Valéry, Rousseau. Gli ultimi anni, de Lacratelle 11 ha dedicati alla «Associazione delle antiche dimore francesi»: insieme alla moglie, ha ridato splendore allo «Chateau d'O», uno dei più belli di Normandia. e. n.

Persone citate: Constant, Francia Parigi ? Jacques, Gide, Jean Himelin, Proust, Rousseau, Silbermann

Luoghi citati: Francia, Italia, Normandia, Parigi