Raitre «Awanvera» e si ride intelligente di Ugo Buzzolan

Raitre «Awanvera» e si ride intelligente Un varietà «d'autore» sull'umorismo di ieri Raitre «Awanvera» e si ride intelligente Tra il debutto della francese -Serie nera- su Raidue, vari film d'attrazione e il solito Bongiorno su Canale 5, stasera non dimentichiamo su Raitre — purtroppo a tarda ora — il varietà Awanvera diretto dal regista televisivo e cinematografico Enzo Muzii Si tratta del recupero di un umorismo tipicamente italiano di ieri, surreale, grottesco, paradossale, iperbolico, svagato, intessuto di battute fulminanti e di bisticci di parole, che porta le firme di Achille Campanile, Leo Longanesi, Ennio Flaiano, Cesare Zavattinl. Augusto Frassineti, Gianni Rodari. E' un'antologia -visualizzata- in tre puntate: la prima, trasmessa la settimana scorsa, sull'amore; la seconda — stasera — sulla scuola e sulla l'ita: la tersa, giovedì prossimo, sulla morte (csorcissata attraverso il ridicolo, per quel che è possibile). L'impresa non é facile in quanto non sempre certi fini e lambiccati tratti di spirito riescono a diventare completamente spettacolo. Però il risultato è un varietà originale e stimolante che immette una ventata di sottile sarcasmo corrosivo nel panorama quasi tutto desolato dell'attuale humour sul video, e che anche quando non riesce a far ridere pienamente incuriosisce come -documento- di una significativa comicità del passato, in particolare degli Anni 30 e 40. E i momenti di schietta ilarità non mancano. Ad esempio, la settimana scorsa, l'intermesso dei due innamorati che al parco si abbandonano a un lungo bacio, tanto lungo che ciascuno dei due non vede l'ora che finisca. E stasera — a parte la scuola popolata di scolari adulti vestiti da bambini con il grembiule e il fiocco — è assai divertente lo sketch del mago che al caffè produce gelati con la sola forza del pensiero, e irresistibili le scenette di Galileo Galilei che grida trafelato: «Ho scoperto che il mondo si muove... l'ho scoperto col pendolo!» e su quest'ultima espressione -coi pendolo» viene frainteso e aspramente rimbrottato da un corrucciato e stupidissimo principe; e del sofisticato -inventore del cavallo- che è intervistato dalla tv e parlando con l'erre moscia magnifica l'utilità e gli impieghi della sua strepitosa invenzione. Due rilievi: peccato che non si dica, via via. chi sono gli autori, e peccato che le canzonette di commento non siano eseguite con lo stile del tempo e in ogni caso con maggiore scioltessa e malizia (tenen-* ,. do conto poi che qua. e là 'non c'entrano affatto e disturbano). Bravi gli interpreti, specie considerate le insidie di testi die il più delle volte si affidano ad un'inflessione di voce, ad un gesto, ad un'espressione del volto. Del cast, distribuiti nelle tre puntate, fanno parte Marina Confalone, Daniele Formica, Laura Morante, Patrizia Terreno, Paolo Bonacelli; in testa, conduttore e animatore, Roberto Herlitzka. intelligente e duttile attore ma d'aspetto drammatico, quasi funebre; che tuttavia, o proprio per questo, è stato un eccellente attore comico nel film Scherzo della Wcrtmuller e che qui conferma di essere adatto e pronto per una nuova carriera tutta nutrita di estri ironici e satirici. Ugo Buzzolan Daniele Formica è uno degli ospiti di «Awanvera» su Raitre