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Uuiso mn una coltellata alla gola da due rapinatori in€appu€ciafi Spietato delitto, forse di drogati, ieri sera in borgata Barauda di Moncalieri Uuiso mn una coltellata alla gola da due rapinatori in€appu€ciafi Un negoziante di commestibili, 52 anni, padre di due figli - La moglie dalla retrobottega ha intravisto gli assassini Un negoziante è stato ucciso da due banditi nel corso di una rapina ieri sera, poco prima delle 20. alla borgata Barauda di Moncalieri. Paolo Ostellino. 52 anni, originario di La Loggia, era da 20 anni gestore della privativa (tabaccheria e commestibili) nel cortile del numero 29 della frazione: è stato assassinato con una coltellata alla gola, mentre cercava di difendere l'incasso, poche decine di migliaia di lire. Liscia la moglie e due figli. Maria Teresa, di 23 anni, e Renzo, di 20. La borgata, una manciata di case fra i campi. 700 abitanti e un solo negozio, era semideserta quando due giovani sono entrati nella piccola tabaccheria. In quel momento non c'erano clienti e la moglie dell'Ostellino. Rita Boraso, di 47 anni, stava mettendo in ondine la cucina adiacente aita bottega. Al piano superiore c'erano il figlio Renzo e la nonna. Luigina Piovano, di 80 anni. Cosa sia successo è difficile da ricostruire: pare che due giovani, incappucciati ed armati, siano entrati in tabaccheria ed abbiano intimato all'Ostellino di consegnare il magro incasso della giornata. La scena è stata seguita solo parzialmente dalla moglie, attraverso i vetri che separano il negozio dalla retrobottega: «Ho intravisto due incappucciati, uno di loro puntava una pistola alla testa di mio marito — ha raccontato —, ho avi^ertito un tramestio, poi un colpo im- provviso*. La donna è corsa dai vicini di casa, Mirella e Giuseppe Grosso, per chiedere aiuto. Probabilmente 1' arma che ha visto in mano al rapinatore non era una pistola, ma il coltello con il quale l'uomo è stato ucciso. Giuseppe Grosso, 49 anni, sì è precipitato nel cortile del negozio mentre l'amico sanguinante stava uscendo barcollando per cercare soccorso. L'ha portato all'ospedale Santa Croce di Moncalieri, ma inutilmente: Paolo Ostellino vi è giunto cadavere. Vi¬ cino al bancone i carabinieri hanno trovato una bottìglia rotta, probabilmente l'aveva afferrata l'Ostellino nel tentativo di difendersi (potrebbe essere il colpo sentito dalla moglie). Gli assassini sono fuggiti probabilmente a mani vuote: nella cassa sono state trovate alcune banconote da 10 mila lire. Il negoziante aveva subito un'altra rapina l'inverno scorso: due giovani erano riusciti ad impadronirsi di 200 mila lire. Proprio per questo aveva piazzato una lam¬ pada nel cortile: sperava In questo modo di cautelarsi da altre aggressioni. Le indagini, subito scattate, non hanno portato finora a risultati immediati. La borgata è troppo decentrata per poter sperare su dì un sufficiente numero di testimonianze. La spietata aggressione, tipica di delinquenti alle prime armi o di disperati, fa pensare al gesto di tossicodipendenti. Proprio in questa direzione si stanno muovendo gli uomini del capitano Tornatore. Altri elementi che possono costituire una traccia sono la località della rapina e il fatto che 1 delinquenti fossero incappucciati: è difficile pensare che gli assassini siano partiti da molto lontano, probabilmente conoscevano il tabaccaio Con attenzione si cerca di stabilire quanti .forestieri, si siano recati negli scorsi giorni nella frazione: da qualche testimonianza potrebbero venire elementi utili per l'inchiesta. Angelo Conti Giuliana Mongclli Paolo Ostellino. disperazione della moglie che ha visto gli assassini. Giuseppe Grosso ha soccorso, invano, la vittima

Luoghi citati: La Loggia, Moncalieri