Si ai supeiireni ma nel Duemila

Si ai supeiireni ma nel Duemila Premature le proposte francesi Si ai supeiireni ma nel Duemila Manca il materiale rotabile adatto alle grandi velocità - Lavori da fare sulle principali linee ferroviarie ROMA — La prospettiva è indubbiamente allettante. Un treno capace di collegarc Roma e Parigi in sole undici ore e mezzo, accorciando di ben quattro ore il tempo attualmente impiegato dal • Palatino., restituirebbe vitalità al trasporto ferroviario passeggeri anche sui percorsi internazionali, sempre piti dominali dal trasporto aereo, e farebbe emergere nuove possibilità anche per il trasporto passeggeri sulle lince interne a medio raggio. Ma per i nostri esperti si tratta invece di un progetto clic potrà essere attuato soltanto tra qualche decennio e a patto clie prima vengano effettuati alcuni importanti lavori sulla rete ferroviaria e sia disponibile materiale rotabile adeguato alla grande velocità. In altre parole, i collegamenti ferroviari rapidi sono il risultato di un'equazione a molti fattori e con qualche compromesso. Ci vogliono cioè locomotive potenti e veloci, linee adatte per tracciato e sicurezza, materiale adeguato. Bernard de Fontgalland. ex direttore del dipartimento ricerche delle Ferrovie francesi, propone un treno a grande volocità che parta da Parigi alle 21. arrivi a Lione alle 23, a Bologna alle 6 del mattino successivo, a Firenze alle 6,30 e a Roma alle 8,30. Lungo questo tragitto, che differisce da quello attualmente seguito dal «Palatino» (che parte da Roma) e dal «Galileo» (che parte da Firenze) in quanto non si limita a passale da Lione anziché da Digione e Chambéry ma poi — una volta in Italia — raggiunge Roma attraverso la Bologna-Firenzc anziché via Genova-Pisa, l'alta velocità sarebbe favorita dai tratti speciali Parigi-Lione e Firenze-Roma. Visto dalla nostra parte, il progetto appare difficilmente realizzabile prima del Duemila. Le locomotive veloci non ci mancano: la «Tartaruga... per esempio, ha toccato i 250 km e l'elettrotreno ETR 601 può comodamente superare i 200. Secondo uno studio deiring. Giulio Giovanardi, direttore dell'Istituto sperimentale delle Ferrovie e ideatore di queste due macchine, un convoglio di 14 carrozze a carrelli in lega leggera e con due locomotive da 4000 K\v ciascuna in testa e in coda dovrebbe raggiungere una velocità di esercizio di 250 km orari. ^ ^

Persone citate: Giulio Giovanardi, Manca