Liquidazioni, il peso fiscale è salito del 60% in dieci anni
Liquidazioni, il peso fiscale è salito del 60% in dieci anni Secondo i calcoli di Bancaria (la rivista dell'Abi) Liquidazioni, il peso fiscale è salito del 60% in dieci anni ROMA — E' aumentata di circa 11 60% in 10 anni la pressione fiscale sulle liquidazioni. Dal 1974 al 1984 infatti l'incidenza dell'imposta su una liquidazione di 17.498.000 lire (a valore '74) percepita da un lavoratore con 32 anni di anzianità è passata dal 9,8% al 15,4%. Meno rilevante l'aumento della pressione tributaria sulle liquidazioni relative a rapporti di lavoro più brevi: su un'indennità corrispondente ad un'anzianità di 4 anni, ad esempio, il peso del fisco è passato dal 7%- al 9%. Sono questi alcuni calcoli pubblicati su «Bancaria» la rivista mensile dell'Abi (Associazione bancaria italiana). Chi però non è ancora andato in pensione o comunque non sta per cambiare lavoro, ha qualche possibilità di ricevere in futuro una liquidazione meno falcidiata dal fisco. La riforma delle indennità di fine rapporto è infatti una delle questioni che il parlamento dovrà risolvere nei primi mesi di quest'anno. La posta in gioco è alta perché pende sull'attuale normativa una minaccia di dichiarazione dì incostituzionalità. Tutti i disegni di legge presentati, compreso quello approvato nel luglio scorso dal consiglio dei ministri, prevedono comunque una riduzione della pressione fiscale, sia pur in misura differenziata. Gli effetti delle varie ipotesi di riforma sono però differenziati. Con la proposta Visentin!, ad esempio, sempre secondo i calcoli pubblicati sulla rivista dell'Abi, il fisco sarebbe «generoso» con le liquidazioni basse relative a rapporti di lavoro lunghi, mentre avrebbe un'incidenza decisamente pesante, e in alcuni casi addirittura maggiore di adesso, sulle indennità medio alte. Un'altra proposta, quella di Triva. invece, riduce la pressione tributaria sostanzialmente per ogni livello di liquidazione, con qualche eccezione nel campo delle indennità medio-alte.
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