Pichetto: «Spiazzati dal costo del denaro»

Pichetto: «Spiazzati dal costo del denaro» A colloquio con il presidente degli industriali torinesi Pichetto: «Spiazzati dal costo del denaro» TORINO — La situazione economica italiana nei confronti del principali Paesi industrializzati; le previsioni per i'85; i rapporti con il sindacato, gli Enti locali e le banche; i problemi dell'occupazione e del costo del lavoro, sono stati i temi principali trattati in un incontro con il presidente dell'Unione Industriale di Torino, Giuseppe Pichetto. Qua! è, a suo parere, Il rapporto tra la ripresa internazionale e quella italiana? «Coinvolta e trascinata nella ripresa internazionale, 1' Italia ha beneficiato di qualche elemento positivo: è stato abbassato il tasso d'inflazione, è stato ridotto il livello relativo del disavanzo pubblico e il prodotto lordo è cresciuto più del previsto. Ma anche gli altri non hanno dormito e il risultato è che noi siamo ancora appesantiti da problemi di fondo irrisolti che ci impediscono di essere concorrenziali». E le previsioni per 1*85 ? «Il 1985 si gioca sulla scommessa di rendere definitivi i risultati dell'84 sul piano del costo del lavoro, del disavanzo pubblico e, quindi, dell'inilazione. Preoccupa il fatto che questi fattori, in mancanza di un intervento dell' autorità di governo analogo a quello dell'84, tendono ad uscire dal controllo dei responsabili del Paese. Tutto ciò presupporrebbe una capacità decisionale e politica che le scadenze istituzionali ed elettorali rendono dubbiosa». Quali sono i rapporti dell' Unione con il sindacato? «Sono bloccati su due questioni di fondo: costo del lavoro e occupazione. Da molti mesi sosteniamo che è ^065- sario trovare un accordo. Non ci si riesce, oltreché per l'oggettiva difficoltà dei problemi, per la pesantezza di taluni interventi esterni, come quello del referendum sulla scala mobile. Non dimentichiamo clie nel 1984 le retribuzioni nette sono cresciute mediamente più dell' inflazione». Ma il problema dell'occupazione è scottante. A suo parere come va affrontato? ■ Mettendo in atto una serie complessa di interventi che vanno dalla riforma del collocamento, al miglioramento della formazione professionale, ai contratti di formazione lavoro ecc. Bisogna cioè abbandonare il mito secondo il quale tutto si riduce all' eterna questione della riduzione di orario. Può farmi un bilancio siili' industria torinese? «In questa città — e non mi sembra di peccare di presunzione — sono stati compiuti processi di riconversione industriale decisamente in anticipo su altre città italiane e anche europee. Lo ha fatto la Fiat, con le modalità imposte dalla sua dimensione. Lo hanno fallo e lo stanno facendo, evidentemente con modalità diverse, anche le piccole e medie imprese. I risultati sono rassicuranti». A questo processo di rinnovamento industriale come hanno reagito gli Enti locali? «Con un comportamento delle pubbliche amministrazioni oserei dire smarrito, pieno di difficoltà a recepire le oggettive necessità di cambiamento. E' vero clic esse stanno affrontando spiacevoli vicissitudini penali, ma tali vicende non devono fare da alibi all'incertezza decisionale. A questo si aggiunge un' epidermica sensibilità a qualunque accenno di critica. Nei giorni scorsi abbiamo presentalo un nostro contributo in tema di urbanìstica, evitando di polemizzare con l'Ammini strazione. Esso è stato però raccolto come un arrogante atto di accusa. Non lo voleva sinceramente essere, anche se è comprensibile il disappunto di chi, dopo dieci anni è colto senza alcun progetto, né grande, né piccolo, sulla Torino del prossimi anni». Rapporti, mi par di capire non facili con gli Enti locali E quelli con le banche? «Come al solito squisiti e, come ai solito, insoddisfacen ti. Se l'84 ha fatto segnare qualche progresso sul piano economico e industriale, su quello del costo del denaro abbiamo registrato un nello peggioramento. Il tasso di sconto reale che. all'inizio d anno, superava l'inflazione poco più di 3 punti, ora lo su pera di circa 8. E' un divario che spiazza e penalizza la nostra industria, in particolare quella minore, costretta a ri nunciare ad occasioni di svi luppo». Renzo Villa! e

Persone citate: Giuseppe Pichetto, Pichetto, Renzo Villa

Luoghi citati: Italia, Torino