Il vento del1984 di Mario Deaglio

Il vento del1984 Risveglio del liberismo Il vento del1984 Gli storici futuri dell'economia ricorderanno il 1984 come l'anno delle liberalizzazioni. Le liberalizzazioni costituiscono infatti un filo conduttore che tiene uniti molti degli avvenimenti economici, caotici e frammentari degli ultimi 12 mesi. Governanti di ogni ideologia c di ogni parte del mondo hanno preso decisioni, spesso passale inosservate al di fuori dei loro Paesi, intese a destatalizzare, decentralizzare, rendere più flessibile il sistema economico, ridare spazio alle iniziative dei singoli. Le confuse istanze del reaganismo hanno cosi trovato imitatori dappertutto: c'è un pizzico di ironia nel fatto che si ricalchino le orme americane proprio quando negli Stati Uniti simili ricette mostrano, accanto ad indubbi vantaggi, limiti altrettanto indubbi. Le liberalizzazioni più significative hanno riguardato un Paese socialista, la Cina, e un Paese capitalista, la Francia. I governi di Pechino e Parigi si sono impegnati in riforme dalle quali non possono tornare indietro. Ambedue giocano il proprio futuro sulla riuscita di esperimenti di decentramento, di allargamento del mercato. In Cina si sono parzialmente liberalizzati i prezzi, ristabilite forme di proprietà privata dei mezzi di produzione. E' stata autorizzata l'emissione di titoli simili alle azioni e si parla della possibile riapertura della Borsa di Shanghai. In Francia, dove sono ancora fresche le nazionalizzazioni di qualche anno fa, il nuovo governo si e lanciato in politiche opposte di ristrutturazione nelle quali iniziativa privata e sistema libero dei prezzi giocano un ruolo ben superiore a quello del passato. . In molti Paesi si è accentuata la tendenza, anch'essa originata negli Stati Uniti, di restituire ai singoli la «libertà di pensione» con sgravi fiscali a chi investe i propri risparmi in fondi previdenziali volontari. I prezzi imposti dai governi stanno ovunque perdendo di importanza; Paesi diversissimi tra loro come la Svezia e la Jugoslavia hanno abolito il blocco dei prezzi, in vigore su moltissimi generi di consumo. All' Est, l'Ungheria ha proseguito la sua lunga marcia verso una maggiore libertà di decisione — licenziamenti compresi — per i suoi managers; qualche liberalizzazione si è avuta in Polonia nel settore agricolo, mentre indizi di cambiamento non mancano neppure nella Repubblica Democratica Tedesca. Molti governi stanno vendendo ai privati quote di imprese pubbliche, non foss'altro che per colmare così i deficit dello Stato. In Gran Bretagna, il mese scorso centinaia di migliaia di persone hanno investito i propri risparmi nella British Telecom; in Germania si è decisa la vendita di quote di proprietà statale della Lufthansa e della Volkswagen; in Giappone è stata annunciata la dcstatalizzazione della NTT, un colosso delle telecomunica zioni; in Turchia centinaia di imprese statali saranno venda te ai privati. I tentativi italiani in questo senso, come la reccn te vicenda Mediobanca, si in quadrano così in una ben più generale tendenza. Il vento del liberismo ha soffiato poi con particolare forza sul mercato mondiale del petrolio. Le attuali difficoltà dcll'Opec possono essere interpretate come una «vendetta del mercato» contro un sistema artificioso di fissazione dei prezzi di questo prodotto di base. Né va trascurata la liberalizzazione nei mercati internazionali dei capitali: oggi i risparmi si spostano da un Paese all'altro con ostacoli molto minori di 12 mesi or sono. Una modestissima ventata in questo senso ha raggiunto anche l'Italia, con il recente permesso ai fondi comuni di investire all'estero il 10 per cento della propria raccolta e con le altre, cautissimc, misure di apertura. Per questi capitali più liberi le scelte diventano più varie, come dimostra 1" apertura agli stranieri del mercato di Tokyo che aggiunge un nuovo polo alla geografia finanziaria internazionale. Durerà questa tendenza? O si tratta soltanto della «follia» di un anno bisestile? E' naturalmente difficile dirlo. Va però notato che quasi sempre i mutamenti realizzati riguardano meccanismi, regole del gioco e da cambiamenti di questo tipo non si toma indietro tanto facilmente. Certo non si torna indietro proponendo la pura e semplice restaurazione del dirigismo del passato. Mario Deaglio