Agricoltore e gentiluomo

Agricoltore e gentiluomo Agricoltore e gentiluomo CHI è il .gentiluomo di campagna»? Come dovrebbe essere? Da tempo mettiamo da parte lettere e interventi di lettori che sembrano affascinati da questi interrogativi che hanno certamente il sapore più della disputa accademica che del dramma esistenziale. Ma perché non lasciarsi andare una volta tanto a queste disquisizioni che forse non sono neppur tanto sterili? La campagna intorno s'è addormentata; in casa stufa e caminetto sono accesi ed è .piacevole lasciar correre i pensieri perdersi in considerazioni a ruota libera. II vocabolario dice che gentiluomo significa .uomo nobile di nascita», e anche .chi agisce rettamente e ha un contegno signorile»: siamo fuori strada. Più aderente è la definizione che 1 testi danno di •gentleman; considerato nella sua accezione sportiva: «chi partecipa a una competutone senza essere un professionista». La paternità è dunque in¬ glese, e infatti 'gentiluomo di campagna» altro non è che la traduzione di meountry gentleman». Il gentiluomo di campagna, alla lettera, è chi vive la vita di campagna senza esserne un professionista, senza essere contadino, senza — soprattutto — trarre vantaggi economici da questa sua attività. Il lettore Marco Prandin, da Vicenza, sottolinea a questo proposito che ciò che nasce dal lavoro in campagna del «gentiluomo» non ha prezzo, nel senso che costa ben più caro di ciò che si trova in commercio. A questo punto dobbiamo -0 M registrare una polemica a distanza fra due gruppi di lettori: quelli che ritengono che possano fregiarsi dell'etichetta di «penti/uomo di campagna» soltanto coloro ine poco o tanto in campagna lavorano davvero, zappando, coltivando, allevando animali creando nuove specie, facendo 1 lavoretti di casa, distillando, preparando marmellate, eccetera; e quelli che Invece pensano che •gentiluomini» siano soprattutto coloro che hanno una casa In campagna, ci vanno per riposarsi dalle fatiche della città, stanno a contemplare i salti della gazza, l'armonia dei colori nell'aiuola fiorita, e si bea-, no ascoltando il canto degli uccelli o il «chicchirichì» del gallo. «Questi sono signorotti di stampo antico, goditori soltanto delle gioie della campagna: se non vi partecipano lavorandovi non possono essere certo considerati gentiluomini di cam- -0: "' c«*4^i Mmmc ;..fi. pagna», sostiene Andrea Del Carello, romano con casa in Ciociaria. «La tradizione britannica», ribatte Invece Pier Franco Accianini milanese con casa sulla Riviera di Levante, «ci mostra un gentleman con pipa in bocca, cappello piatto, abiti di tweed, che tutt'al più gioca a golf o va a caccia della volpe o della pernice: certo non ha mal preso una vanga in mano». Sposando quest'ipotesi di •gentiluomo uguale signorotto», alcuni lettori ci riproverano di aver affrontato una volta sola In questa rubrichetta — e tanto tempo fa — il problema del vestiario di chi vive in campagna, e vorrebbero che noi tenessimo cronaca della moda che oggi scopre camicie «di flanella Liverpool tipo minatore», che parlassimo degli scarponclnl •idrorepellenti con apertura a sganciamento rapido, atermici antlstrappo, antlgraffi», che sono «l'Ideale» per chi ha casa In campagna. Un lettore — anonimo, ahimé — avanza addirittura il sospetto che noi si viaggi ancora con le Timberland o si sia fermi ai maglioni di Missoni (per la verità non ne abbiamo mai avuto uno), mentre dovremmo raccontare (e indossare, evidentemente) le ultime novità In fatto di abbigliamento sportivo, per «consentire a chi fa di tanto in tanto vita di campagna di essere d la page». La polemica ci sconcerta. Questi argomenti sono già ottimamente trattati da altri, sempre su Tutte/come. E poi non fumiamo la pipa, non portiamo il cappello, non giochiamo a golf e non andiamo a caccia, meno che mal della volpe: nelle ore libere dal lavoro e dai viaggi — avendo la fortuna di aver

Persone citate: Agricoltore, Carello, Missoni, Pier Franco

Luoghi citati: Liverpool, Vicenza