Visita sala per sala al Museo d'Orsay nuovo capolinea dell'arte ottocentesca

LE BUONE IDEE LE BUONE IDEE Visita sala per sala al Museo d'Orsay nuovo capolinea dell'arte ottocentesca VARCATA la porta del museo d'Orsay sulla Rue de Bellechasse ci troviamo sotto il grande orologio d'epoca nell'atrio d'ingresso che disimpegna i servizi di biglietteria, guardaroba, comunicazione con l'esterno (telefoni e buche delle lettere), proprio come l'atrio di una stazióne. Ci sono anche una libreria e un negozio di manifesti e cartoline. Qui,' al piano terreno di questa ex-stazione, comincia la visita al nuovo vanto di Parigi, il recentlsslmomuseo d'Orsay: un viaggio nell'arte dell'Ottocento, specialmente francese, che parte dal 1848 e termina nel 1914, affiancando le opere celebrate e «ufficiali» di un tempo con quelle rivoluzionarie e «rifiutate», dalle quali è nata l'arte moderna e contemporanea. Museo insieme degli impressionisti e dei pittori e scultori •pompiere», il museo d'Orsay si pone quindi come in¬ dispensabile anello di congiunzione tra 11 Louvre e il Beaubourg. ; La visita si può suddividere in tre momenti dedicati a tre ben distinte zone: piano terreno, piano superiore e piano di mezzo. Cominciando dal piano terreno, in cui ci troviamo appena entrati nel museo, di fronte abbiamo l'imponente corso centrale, disteso come una navata sull'antica sede delle rotaie del treni ed illuminato direttamente dalla vecchia volta in ferro e vetro. Al due lati vi Bono le costruzioni ideate da Oae Aulenti, ih uno stile tra l'egiziano e l'assiro-babilonese, che ospitano le opere di pittura e scultura. Grandi sculture sono disposte al centro lungo tutta la navata dell'ex stazione: sono le opere del maestri celebrati negli anni dal 1850 al 1870.. Sapho di Pradier apre la via al viale, reclinata sulla lira sembra meditare sulla fine della sua gloria. Jean-Baptlste Carpeaux (Ugolin, Fontaine de l'Observatoire, La danne), Auguste Préault (Ophélie), Francois Rude (Genie de la patrie), Pierre-Jean David D'Angers (Goethe), Emlle Antolne Bourdelle (Héracles archer), Joseph Bernard (La dame) si mescolano a Aristide Malllol (Mediterranée, Hommage a Céeanne), a Auguste Rodin (Pensée, L'homme qui marche, Porte de l'Bnfer, Ugolin), ma anche a Edgar Degas (Danseuse habillée), a Paul Oauguin (Case dea iles Marquise*) a Honoré Daumier (Les parlamentaires). Al fondo della navata c'è uno spazio dedicato ai progetti per il palazzo del Teatro dell'Opera dell'architetto Oarnler. Con un effetto di miraggio, il plastico dell'Opera e dell'Intero quartiere che la circondava sullo scorcio del secolo, si estende sotto al piedi del visitatore, protetto dalle spesse lastre di vetro sulle quali si può Pianterreno Scultura 1850-1870 Pittura A Ingres e l'Ingrismo, Delacrolx, Chassérlau, Pittura di Storia e ritratti 1050-1000 B Daumier, Collezione Chauchard, Mlllet, Rousseau, Corot, il Realismo, Courbet C Puvis de Chavannes, Gustave Moreau, Degas prima del 1870 0 Manet, Monet, Bazille e Renoir prima del 1870, FantinLatour, Whlstler, Paesaggi dal vero, Collezione Moreau-Nélaton, Collezione Eduardo-Mollard, Realismo, Orientalismo Esposizioni temporanee E Grandi mostre del Museo d'Orsay ' F Dossier 1 G Dossier 2 H Fotografia e Arti grafiche 1 1 Fotografia e Arti grafiche 2 1 Libreria 2 Cartoleria Ultimo plano Pittura rto e Sisley prima del 1880; Degas, Manet dopo i 1870-, Collezione Personnaz, Collezione Cachet; Gulllaumin, Monet, Pissarrc, Sisley, Van Gogh, Cézanne, pastelli di Degas, sala di consultazione K Neo-impressionismo: Sdirai, Signac, Cross, Luce, pa¬ nei cantieri navali di Amalfi camminare. La reallzazlone è di Riccardo PeduzzL Ritorniamo all'Inizio della grande navata donde eravamo partiti e cominciamo la visita al boxes laterali che ospitano la pittura di Ingres, Delacrolx, Daumler, Mtllet, Rousseau, Corot, Courbet, Puvis de Chavannes e Gustave Moreau e le operte di Manet, Monet e Renoir eseguite prima del 1870. Ingres, che occupa con La source e La vierge & l'hostìe le prime sale dell'edificio sulla destra, contrasta con Courbet, che con 11 suo Enterrement à Ornans e L'atelier, giganteggia nell'ala sinistra del transetto, e poi via via vengono Mlllet (L'Angelus, Les glaneuses, Le printemps), Puvis de Chavannes (Le pauvre pécheur), tutta una serie di stelli di Redon, Toulouse-Lautrec L II Doganiere Rousseau, la Scuola di Pont-Aven (Gauguin, Bernard, Sérusier)', I Nabis (Bonnard, Vulllard, Denis, Vallotton); la collezione Max e Rosy Kaganovitch Esposizioni temporanee M Dossier 4 N Fotografia e arti graliche 3 Piano di mezzo Scultura O Arti decorative della Terza Repubblicc P Barrlas, Coutan, Frómiet, Géròme, Rodln Q Desbois, Rosso, Bartholomó, Bourdelle, Maillol, Joseph Bernard Pittura H La pittura dei Saloni 18801900, il Naturalismo, le Scuole straniere, il Simbolismo 8 Dopo il 1900: Bonnard, Denis, Vallotton, Vuillard, Roussel. verso II secolo XX Art Nouveau T Francia, r£elgio,. Guimard^ Scuola dl^Nancy, ,Ga)lé, Carar' bin, Charpìorttier. barn pi U Gulmard V Art Nouveau internazionale W Vienna, Glasgow, Chicago Esposizioni temporanee X Dossier 6 Y Dossier 7 Manet, Monet, Bazille e Renoir prima del 1870 (quelli posteriori 11 troveremo tra le opere lmpressioniste), Fantln-Latour, il paesaggio «en plein air», gli orientalisti, Rousseau che con il grande olio La charmeuse de serpents chiude sul lato sinistro 11 percorso della pittura. Fino a qualche anno fa 11 Musée d'Art Moderne di Parigi apriva 11 discorso sull'arte moderna proprio con la stessa opera piazzata In faccia all'Ingresso. La visita a pian terreno si completa con una sezione di arti decorative (18501880), cui si accede sulla destra del transetto, e con due sale di grafica e di fotografia, sulla sinistra. Sono attualmente esposte in questo settore del museo dedicato alle mostre temporanee, foto preziose di quelli che sono ritenuti i primitivi francesi della camera oscura, Baldus, Le Gray, Charles Negre, o di altri fotografi famosi come Fenton, Cameron, Atget. Seguendo il senso di visita consigliato dalle frecce, dal pianterreno si sale direttamente al plano più alto (4° livello), o piano superiore, dove percorriamo una «L» sul lato Senna verso l'ingresso, piti un tratto lungo la Rue de Bellechasse. Gli ambienti si susseguono, questa volta rigorosamente indipendenti dall'architettura della «gare», secondo una loro struttura semplicissima, fatta di pareti bianche e di luce zenitale proveniente in modo diretto e ravvicinato dal soffitto. Il 4° livello è quello che gode, almeno sul lato lungo della «L», di un massimo di luminosità naturale. Ne beneficiano gli impressionisti, la cui pittura soffocava al Jeu de Paume. Giustamente spaziati e Illuminati ci sono 1 Monet, 1 Renoir, i Pissarro, 1 Sisley, prima del 1880; Degas e Manet, dopo 11 1870; e poi Van Gogh, Cézanne, i neoimpressionisti, Seurat, Redon, Toulouse-Lautrec; la scuola di Pont-Aven (Gauguin, Bernard, Sérusier), il Doganiere Rousseau, 1 Nabis con Bonnard, Vuillard, Denis, Vallotton, che già erano al Palais de Tokyo. Anche Parigi, guardata dalla terrazza del quarto piano, cui si accede dal bar, è uno spettacolo di luce. Questo di Orsay viene ad essere, dopo 11 Sacré-Coeur e la Tour Eiffel, dopo il Beaubourg e le torri antiche e moderne, un nuovo osservatorio sulla citta, forse il più scenografico, per la prossimità del Louvre e delle Tuileries, per lo scorrere della Senna sottostante e per 11 singolare effetto di quinta fornito dalle colossali statue aggettanti dai cornicioni della facciata, anch'esse una sopravvivenza di Orsay stazione. Rientrati, le frecce ci mandano al II" livello, o plano di mezzo. (Il terzo, piano è di amministrazione). Altre due gallerie, coperte questa volta, raccordano sul lato ingresso le due ali del museo, una al IT e una al IV° piano. Sono il «passage de la presse» e il «passage des dates», rispettivamente un panorama dei giornali d'epoca e una serie di schermi interattivi, che

Luoghi citati: Chicago, Céeanne, Francia, Glasgow, Honoré Daumier, Parigi, Tokyo, Vienna