L'infarto curato con modelli matematici

L'infarto curato con modelli matematici L'infarto curato con modelli matematici liiiiiiiiiiiiiiiiiiiìiììiiiiiìiii^ Il computer affronta Settim LA STAMPA =Kitto è la ragione per cui 1 biologi teorici credono che sia necessario un approccio globale : le parti sembrano sempre al lavoro, mentre 11 tutto va incontro al disastro. • Talvolta, la fibrillazione sembra prodursi quando segnali ritmici entrano in azione da centri secondari o ectopie! del muscolo cardiaco, in aggiunta al segnale regolare emesso dai centri naturali della stimolazione cardiaca. L'interazione e la sovrapposizione di questi segnali ,rompono l'onda, coordinata, di contrazione. Ma resta da spiegare perché debbano prodursi tali segnali secondari. Può darsi che i centri secondari siano un effetto piuttosto che una causa di fibrillazione. Una parte della nuova ricerca ha concentrato la sua attenzione sui modelli matematici descritti da battiti cardiaci anormali, cercando modelli di base che possano essere usati anche per ritmi anormali di respirazione prodotti in alcune malattie dell'apparato respiratorio. Contemporaneamente, impiegando teorie geometriche e tecniche sperimentali, come quella del dottor Ideker, i ricercatori hanno fatto passi avanti anche nell'interpretazione del delicato sincronismo delle onde di contrazione e rilas¬ samento. Ciò che è fondamentale migliorare è il trattamento standard della fibrillazione: si tratta di una scossa elettrica per fermare l'attività elettrica nel cuore, il che permette in genere 11 ritorno al battito normale. Ma una scossa troppo forte o troppo lunga può far ripartire la fibrillazione. Alcuni cardiologi hanno cominciato a impiantare nella cassa toracica un ap¬ pi Si esplora il, % cuóì^ftimmicó, con il suo sistema elettrico, i muscoli e i fluidi in movimento, per vincere la fibrillazione parecchio per la defibrillazione, che è l'equivalente di un pacemafcer artificiale; sennonché il defibrillatore aspetta di avvertire una crisi e poi produce una scossa, invece del ritmo costante dei battiti. Oli apparecchi per la defibrillazione potrebbero essere la più immediata applicazione delle ricerche sul controllo dei moti ondulatori anormali. «Sarà questa Ottenuto al Cern il «quagma», lo sta