Classici Ragazzi

Classici Ragazzi Classici Ragazzi PARECCHI classici invernali ci spingono ad una festa della fantasia: una spronata, uno sfaglio dell'ippogrifo, e via per la finestra, nel pulviscolo della neve. Li fuori risuonano le cornamuse di Omero, le insistenti cadenze dei suoi versi che racchiudono il primo viaggio dell'Occidente, e nostro. Nella collana della Fondazione Valla, G. Aurelio Privitera traduttore e un' équipe intemazionale di annotatori hanno appena concluso col sesto volume 'Odissea. E' un'edizione che soddisfa chiunque: lo studioso per l'ampio e aggiornato corredo di note e di excursus problematici, c il lettore-lettore, che vi trova lumi e una versione piana e chiara, su cui correre dietro alla storia o alle mille storie del primitivo poeta-architetto o dei successivi poeti-arredatori che non paghi del maestoso impianto originario l'hanno ampliato e riempito con l'istinto. Come ad esempio, qui si spiega e argomenta, secondo critici antichi e molti filologi moderni YOdissea finiva al verso 296 del libro XXIII al modo di tutte le storie che si rispettino: «(l'ancella) li condusse (Ulisse e Penelope) nel talamo e tornò indietro: ed essi, felici, andarono al luogo del letto antico». Il resto sarebbe venuto dopo: ma nel XXIV libro l'incontro di Ulisse vittorioso nel vigneto col vecchio padre che zappa intorno ad una pianta, coperto di una veste logora, ('obbrobriosa» e di calzari e guanti di cuoio contro le spine, e Ulisse che al vederlo si arresta sotto un pero a piangere? Quanti Omeri in questa Odissea'. Nel primo volume dei frammenti dei Poeti arcaici latini (Utet) ritroviamo Omero ancora migrato nella penna di Livio Andronico in un'Odissea romana, e nello spirito di Ennio per ispirargli degli Annales iliadici. Con Nevio, Livio Andronico ed Ennio

Persone citate: Andronico, Aurelio Privitera, Livio Andronico, Penelope