Firenze officina di soldi e idee

Tutto libri Tutto libri Il volume di Spini apre la nuova collana Laterza: «Storia delle città italiane» Firenze, officina di soldi e idee Un viaggio nell'Italia ebraica Attraverso 49 itinerari IL dato che accomuna i bei volumi di Laterza dedicati alle «città italiane» è l'avvio dell'indagine storica sempre dal medesimo momento: l'ingresso nell'Italia Unita della città a cui ogni singolo studio è intitolato (ed è già stato fatto per Bologna, Venezia, Catania). Ma Firenze è l'eccezione che conferma la regola: Firenze che inaugura la collana, scelta in cui sarei portata a decifrare un emblematico messaggio su quella che potrebbe essere la città per eccellenza. Città con la maiuscola. La spiegazione che Giorgio Spini fornisce è affatto sensata: Firenze, come poche altre città del mondo (o come nessuna), vive una «compenetrazione impareggiabile tra passato e presente». E quando si pensa ad un passato, a proposito di Firenze, si pensa a quello glorioso dell'umanesimo e del rinascimento: per questo il volume di cui ci occupiamo è «anomalo». Contiene infatti un capitolo in più, Una città nella storia, dove con la lucida competenza e l'intuito che ci sono ormai familiari, lo stesso Spini descrive per linee sommarie le vicende fiorentine a partire dall'Alto Medioevo (con una rapida occhiata alla Fiorenti a dei Romani). Particolarmente felice la scelta dei titoli nei singoli paragrafi: Firenze di Dante: e del Boccaccio, Firenze del Brunelleschi e degli umanisti, Firenze del Machiavelli e di Michelangelo, ecc. Quasi a sottolineare che in questa città più che in ogni altra sono stati gli uomini a costruire la storia, lasciandovi un'impronta indelebile. Perché se in virtù del suo passato, e della sua lingua che da lontano grandi scrittori venivano ad imparare, Firenze fu eletta nel 1865 capitale del Regno Unito; si consideri di importanza non secondaria l'aspetto «fisico», che la città era riuscita a conservare intatto: «TI suo skyline era disegnato da torri, moli di chiese e palazzi risalenti ai secoli XIII-XV; le sue vie e le sue piazze più belle portavano l'impronta del Rinascimento e del Manierismo'. Con tali presupposti, la narrazione dello storico non potrà esser fatta di sole date, o di avvenimenti politici in semplice successione: la storia di Firenze è qui quanto mai viva; vi si muovono personaggi, aristocratici e intellettuali, scolpiti a tutto tondo, calati volta per volta in uno scenario reale, d'una realtà che varca agevolmente i secoli per giungere integra fino DA oltre 2000 anni vivono In Italia comunità piccole e grandi dt ebrei; esse hanno conosciuto lungo II corso del secoli persecuzioni e lotte, momenti di integratane ed altri di segregazione, sempre lasciando preziose testimonianze di storia, di arte e di cultura. Annie Sacerdoti nel volume Guida all'Italia ebraica (Marietti, pp. 383, L. 30.000) attraverso 49 Itinerari, ci conduce alla scoperta delle capitali dell'ebraismo Italiano (Roma, Milano, Torino, Padova) ed anche delle altre città e borghi minori ove altrettanto ricche sono le testimonianze della cultura e del popolo ebraico, attento modellatore della propria Identità, nel fluire talora Irruente di civiltà attraverso la storia d'Italia. Così la guida procede di regione In regione, fornendo di volta In volta una sintetica ed essenziale ricostruzione storica delle vicende legate alle comunità ebraiche Ivi Insediatesi, e poi descrizioni e caratteristiche di luoghi, indirizzi, sinagoghe, ghetti, quartieri, cimiteri ebraici. Si sofferma infine sulle testimonianze nascoste negli Interni di edifici, negli arredi, negli ornamenti e nei ceselli di preziosi oggetti rituali. Un glossario spiega nomi, concetti, istituzioni e feste ebraiche citate nel testo; una bibliografia generale sull'argomento completa il volume. b. b.

Persone citate: Annie Sacerdoti, Brunelleschi, Giorgio Spini, Machiavelli, Marietti