Un lavoro a lunga scadenza

Un lavoro g lunga scadenza Un lavoro g lunga scadenza TORINO — .Negli ultimi due anni abbiamo fatto un lavoro tisico e tecnico neppure paragonabile a quello delle stagioni precedenti — spiega II responsabile zonale del fondo, Italo Giubergia —; basti pensare che slamo passati da 30 a 75 giorni di ritiro collegiale In un anno. Cosi sono venuti I risultati: medaglie, titoli tricolori, maglie azzurre». •Ora però si e chiuso un ciclo ed occorre ricominciare praticamente da capo affidandoci al giovanissimi — prosegue —; naturalmente non possiamo illuderci di conseguire risultati Immediati. Il nostro è un lavoro a lunga scadenza, che comincerà a dare I suoi frutti l'Inverno prossimo'. Quali sono i vostri elementi di punta? «Tra / maser)/ abbiamo Malan, un atleta che si Impegna moltissimo e potrebbe arrivare tra I primi dieci In campo nazionale — risponde Giubergia —. Castoldi è molto forte, ma finora ha sempre trascurato lo sci per la scuola, mentre tra I giovanissimi ho molte speranze In Pascal e Bonade-RIs». E le ragazze? 'Finora il settore femminile è stato il nostro fiore all'occhiello in campo nazionale. Anche In questa stagione dovremmo mantenere il predominio a livello junlores, mentre le allieve rimangono un punto interrogativo, specialmente ora che Enrica Fantozzi ha dovuto interrompere gli allenamenti per un Infortunio ad una caviglia riportato nelle settimane scorse». Quali problemi avete dovuto superare in vista di questa stagione? «La difficoltà maggiore ci é venuta dai nuovi regolamenti federali che Impongono metà delle gare col passo tradizionale e solo nell'altra metà ammettono l'uso del pattinato — risponde Giubergia —. Questo ha richiesto un grosso lavoro di preparazione al ragazzi, specie al più giovani che erano cresciuti praticando quasi esclusivamente il pattinaggio. Proprio per questo, gran parte della preparazione è stata dedicata allo stile tradizionale'. I vostri tecnici sapranno sostituire degnamente Berto? 'Claudio Ellena già da due anni affiancava Berto e da lui ha saputo apprendere con molta modestia le tecniche di preparazione del ragazzi. Ora sta lavorando con sicurezza, ben affiancato dal preparatore atletico Luksch, da Romano e da Peyrot: saranno i risultati a confermare la validità del suo operato: Quali indicazioni avete tratto dalla prima nazionale giovanile, disputata domenica scorsa sulle nevi di Riva di Tures? 'Abbiamo presentato in Alto Adige una squadra largamente incompleta a causa di infortuni ed indisposizioni. Nonostante questo Stefania Belmondo ha conquistato la medaglia d'oro tra le junlores, Roberto Clerico é giunto dodicesimo In campo maschile e tutti gli atleti piemontesi presenti sono andati al di là delle nostre speranze-.

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