Perché andiamo

Perché andiamo Perché andiamo Caro Direttore, domani mattina si terrà a Roma una marcia per rivendicare I diritti politici ed umani negati agli ebrei nell'Unione Sovietica. La marcia Iniziare dal Portico d'Ottavia per raggiungere alla line l'ambasciata dell'Urss, dove una delegazione chiederà di essere ricevuta dall'ambasciatore, Il partito radicale, che organizza questa giornata di solidarietà, ha presentato la marcia In una conferenza stampa che ha però avuto scarsa eco sui mezzi di informazione. Per questo Le chiedo un po' di spazio su 'Stampa Sera», anche se so bene che I suoi lettori sono tra I più Informati sulle tematiche dei diritti civili. La marcia, che non si svolgerà soltanto a Roma, ma anche in molle-capitali europee e, significativamente, a Gerusalemme, Intende sollevare, a livello internazionale, un problema che non può più essere rinviato: milioni di cittadini privati non soltanto della possibilità di emigrare ma, proprio per questa lóro intenzione, ridotti in una condizióne di tale repressione che II paragone con l'apartheid dei Sud Africa può essere fatto solo in senso riduttivo. Se un cittadino — ma sarebbe più giusto dire suddito — chiede di poter emigrare in,Israele, nell'attesa di ottenere II visto —- che potrebbe cóme quasi-sempre capita non arrivare mai — ■ partì*-lutti-quei pochi dlrlttkctvlli che possedeva. Perde ililévaro, perde la casa e mollo sposso la prospettiva diventa il carcere, il gulag, l'o¬ Manifestazioni davanti al

Luoghi citati: Gerusalemme, Israele, Roma, Sud Africa, Unione Sovietica, Urss