Se il pilota è esteta e scrittore

Nella letteratura: dalle favole di Esopo a Richard Bach Nella letteratura: dalle favole di Esopo a Richard Bach Se il pilota è esteta e scrittore Sensazioni vere, lampi di emozioni che non si dimenticano. Sull'aereo, davanti al cruscotto carico di strumenti, quando 11 pilota guarda attraverso il tettuccio dell'abitacolo l'azzurro che sta per raggiungere, e aspetta la voce, del controllore di volo attraverso la cuffia, e sente alle spalle il gemito dei reattori,-e i dardi del sole lampeggiano sull'acciaio delle ali, e il rullo d'asfalto gli corre incontro, prima lentamente, poi sempre più in fretta quando 1 motori acquistano potenza sulla pista e l'aereo sta per alzarsi in volo, allora, per un attimo, il pilota guarda dentro di sé. E sente, respira, assapora fino in fondo quel momento. E' la sfida come prova di autenticità. E' il rischio, la tensione, è la padronanza del mezzo meccanico che si trasforma in ebbrezza. E' la misura di sé con il pericolo. E' un'estetica della solitudine. Chi non ha provato non può capire, chi non sa che farsene della profondità delle emozioni, non vede e non sente. Anche il volo ha la sua letteratura. Dal mito di Icaro alle favole di Esopo dove l'aquila simboleggia il volo intrepido inutilmente Imitato dagli altri animali; dalle fiabe al racconti con le prima macchine volanti, dal Pilota di Frederick Forsyth a Straniero alla terra di Richard Bach fino ai recentissimi ro¬ manzi di Ernest K. Gami, ex pilota diventato scrittore. (J signori dell'avventura. Il grande aviatore), gli aerei e le loro storie, 1 piloti e i loro drammi, sono diventati i protagonisti di migliaia di pagine. Uno scrittore In particolare ha legato la sua vita al volo, ne ha fatto un'Idea di azione allo stato puro: Antoine De Saint-Exupéry. Pilota dagli Anni Venti agli Anni Quaranta, una serie di incidenti, la voglia di azione che lo tormentava, l'incapacità di adattarsi alla vita borghese. Pilota civile prima, pilota in guerra poi. abbattuto nei maggio 1940, sopravvissuta ucciso in volo nell'estate 1644. Uomo d'avventura come Hemingway. Nei suoi romanzi (Volo di notte, Corriere del sud. Pilota di guerra) cantore del cielo come Conrad lo fu del mare. • L'aereo non è un fine: è uh attrezzo. Un attrezzo come l'aratro. Di là dall'attrezzo ritroviamo la vecchia natura, la stessa di cui si occupa il giardiniere, il navigatore o il poeta». Che cosa c'è di essenziale? Non soltanto la possibilità' di misurare se stessi, ma anche che l'areo sia ben guidato, perché allora l'uomo e la macchina diventano la stessa cosa Motori, e cabina acciaio e materia diventano Forma. E il volo si carica di significati simbolici. l Mauro Anselmo

Persone citate: Antoine De Saint-exupéry, Ernest K. Gami, Frederick Forsyth, Hemingway, Icaro, Mauro Anselmo, Richard Bach, Straniero

Luoghi citati: L'aquila