Aids quello che dovete sapere per non «morire di ignoranza »

INTERNO INTERNO Aids: quello che dovete sapere per non «morire di ignoranza » Si profilano anche Il preoccupante diffondersi dell'Aids e le previsioni del progressivo allargarsi del contagio a fasce sempre più vaste della popolazione, con cento milioni di ammalati tra cinque anni, desta motivato allarme in ogni Paese. Le particolari caratteristiche di questa malattia virale e della sua trasmissione fanno si che la migliore forma di prevenzione sia l'informazione del pubblico. Si richiede in particolare la conoscenza della esatta natura dell'infezione e delle forme in cui avviene il contagio. E' quindi pienamente motivata la decisione delle autorità britanniche di distribuire in ciascuno dei 22 milioni di case inglesi un libretto chiarificatore dal titolo «Aids: non morire d'i¬ he delicate questioni di gnoranza*. Nessuna persona consapevole, di anche modesto livello culturale, deve poter oggi ignorare che il virus si trasmette con l'impiego di aghi e siringhe infetti o per contatto diretto etero od omosessuale. Deve sapere con chiarezza che il contagio produce conseguenze diverse per cui alcuni rimangono in apparente buona salute diventando però portatori •sani» della malattia, vale a dire veri e propri serbatoi di infezione per altri. Dopo un periodo più o meno lungo un certo numero di casi mostra le caratteristiche cliniche dell'Aids, in pràtica tutfora sempre mortale e per cui non si conosce cura anche se vi sono prospettive speri- responsabilità pena mentali di intervento terapeutico, mentre' altri contraggono forme minori quali l'Are (o complesso correlato all'Aids), talora semplice precursore della, forma conclamata. La consapevolezza di tutto ciò non solo favorisce l'igiene e-la profilassi ma determina evidenti conseguenze Ih ambito di responsabilità sulle quali non pare si sia fino ad oggi meditato a sufficienza. - Dal punto di vista morale è chiaro che d'ora in poi di fronte ad ogni agopuntura sospetta e ad ogni contatto sessuale infedele, clandestino, o mercenario, ci si deve porre anche il problema della salvaguardia delle persone con cui si è o si sarà in intimità in futuro. La situazione si presta in concreto a precise prospettive di tutela penale intesa — come gran parte degli interventi di questo genere nell'ambito della salute — quale mezzo tecnico per determinare miglioramenti nelle condizioni di vita: Si badi che l'obiettivo non è quello della caccia o della condanna del malato, magari contagiato Inconsapevolmente, ma quello di stabilire un efficace deterrente ad ulteriori contagi dà parte del contagiato. Va ricordato in proposito che l'articolo 22 della legge 22 maggio 1978 numero 194 sulla tutela della maternità e sulla interruzione della gravidanza ha. tra gli altri, abrogato l'articolo 554 del codice penale che prevedeva e puniva il comportamento delle persone affette da malattie sessuali — allora sifilide e blenorragia — le qur.U occultando il loro stato co- >. pi vano su taluno atti tali da cagionare il pericolo di contagio se il contagio effettivamente si verificava (e, per la sòia blenorragia, se derivava una lesione personale gravissima). In sostanza l'elemento sogigqttrxprdol* neato consisteva? "compiere su taluno atti tali da cagionargli il pericolo di contagio conoscendo il proprio stato patologico e volontariamente nascondendolo. Nessun dubbio sulla colpa macroscopica di chi non ha tenuto conto che la propria attività precedente poteva averlo contagiato e per questo creato veicolo di ulteriore diffusione della malattia. Un simile disinvolto comporta¬ vendita al Centro nale é civile per chi è mento che determini una successiva Aids mortale potrà configurarsi come omicidio colposo. Vi è però anche 11 caso di chi ha la consapevolezza di essere stato contagiato, magari senza manifestazioni cllniche, perché risultato positivo ai test di controllo. Qualora costui trascuri le necessarie cautele è determini ulteriori contagi, si pone nella situazione di accettare deliberatamente il rischio di determinarlo, realizzando l'ipotesi del dolo indiretto o eventuale. In un simile caso si concreta quel particolare rapporto psicologico tra la volontà del contagiarne ed il contagio che qualifica la perseguibilità delle lesioni o della morte che