Ed io la prima alla Scala l' ho vista in tv

Il Nabucco diretto da Riccardo Muti con Ghena Dimitrova e Renato Bruson per la regia di Roberto De Simone Il Nabucco diretto da Riccardo Muti con Ghena Dimitrova e Renato Bruson per la regia di Roberto De Simone Ed io la prima alla Scala Pho vista in tv MILANO — Per qualcuno la notte di Sant'Ambrogio è più che altro un pomeriggio. Un rito — uno dei pochi genuinamente mondani che siano rimasti a chi apprezza il genere — da goderai prima più che durante.' nel piacere del travestimento, LrJaLpettegc4ezzc^o^antirJrv^7irìriB Par altri può, essere- un'Incombenza -anche un po' noiosa, una specie di appuntamento di lavoro.splsogna'^ejfofel e cercare di resistere, quest'anno, fino al rassicurante «Va pensiero...». Per altri ancora, i veri amanti della lirica (e non sono pochi, anche se meno appariscenti) ò un appuntamento che non sempre rappresenta la punta più alta del cartellone scaligero. Quest'anno è prevalsa decisamente la seconda categoria di spettatori: molti «smoking di lavoro» e qualche sobria 'mezza sera», e un gran parlare, in foyer; di tassi di sconto e quotazioni in borsa. I biglietti (che costavano anche 800.000 lire) erano stati acquistati per tempo dalle industrie e dalle banche e distribuiti al funzionari più «rappresentativi». Sono In molti, quest'anno, a fare «faccia nuova». E una buona parte dell'aristocrazia milanese è assente. Per i veri spettatori della Scala, la prima coinciderà, quest'anno, con l'apertura della stagione in abbonamento. Un po' di snobismo, forse, e poi il weekend lungo ha fatto il resto. . Quando si alza il sipario sul primo atto, dei Nabucco, sono le 20 precise e gran parte della festa se n'ò già volata via. Consumata, come sempre troppo In fretta, nell'Infreddolita passerella tra le transenne e nel foyer dove infuria un mare agitato di facce che appaiono, sorridono, riconoscono, non conoscono e si danno un contegno, scompaiono. Tutto serve, comunque, per celebrare adeguatamente il rito. Anche la protesta e, chissà, un'apertura di stagione senza qualche cartello degli sfrattati, senza gli slogan dèi disoccupati, non sembrerebbe neppure più un'apertura di stagione. Metterebbe malinconia. Le ali dorate-del Nabucco non hanno portato ieri sera nel foyer clamorosi arrivi dell'ultimo minuto: i tempi in cui atterrava (in ritardo) Llz Taylor (o, più modestamente, Carolina di Mònaco) sembrano lontani, c'è molta «nuova eleganza» naturalmente, e molto luccichio, strasses, palllettes e lamé come piovessero, ma numerosi gioielli «veri» anche quest'anno sono rimasti'più prudentemente nelle casseforti. Gli uomini sono quasi tutti in smoking, ma so¬ C'è una Milano appassionata che non è riuscita a trov are re una poltrona - Contestazioni? «L'ann DAL NOSTRO INVIATO MILANO — Non c'è aria di entusiasmo, vento di contestazione o alito di polemica. Niente. «Là dentro si officia ma noi rum possiamo entrare: -Si, Là Scala è nostra lo sappiamo, ma è l'Inaugurazione che non ci appartiene*. Come se per catturare li Nabucco si dovesse prima lasciar sfogare tutta la vitalità del mostri di guardia. La Milano «guerriera' ormai riposa intorno al suo famoso teatro, indifferente agli schiamazzi fastosi. L'altra Milano, quella «tranquillar,, ma esclusa, fa finta di niente: seduta davanti al televisore si gode la «prima*, covando nel cuore l'avverarsi del sogno delle successive rappresentazioni. Qualche irriducibile contestatore però c'è. Mentre arrivano le mega-auto scure delie autorità, un gruppo di venti, venticinque ragazzi inalbera uno striscione artigianale con una scritta in francese poetica: «On est camme l'automne, sur les arbres les feuilles*. Si mettono poi a correre'tutti intorno alla piazza della Scala transennata sotto gli sguardi sorpresi del centinaio di persone che sono qui raccolte per vedersi il «bel mondo». Riciclano slogan obsoleti: «Polizia assassina*, oppure «Pagherete caro pagherete tutto*. Fanno però sorridere, cosi poco organizzati, smandrappati nel giubboni blu e con i capelli viola tenuti su dalla gommina Infatti quando il commissario di turno 11 apostrofa: «Smettetela!*, abbozzano una difesa timida: «La smetta lei*. Ritornano quindi davanti all'ingresso principale del teatro sfogandosi con un classico: «Scemo, scemo*, ad ogni mantello svolazzante che appare sopra sciarpe bianche di seta. La gente li guarda incuriositi. Una signora osserva col marito: «Afa perché tanta polista armata per questi ragazzi che urlano solo del disappunto?*. ' il marito annoiato tirandola per un braccio risponde: « Vieni via. Erano cosi all'inizio anche quelli che poi hanno tirato lebombe*. Qualche altro irriducibile polemico c'è anche all'interno del teatro. Si descrive come uomo al di sopra delle parti, anche se non intende in alcun modo venire menzionato. •Che cosa significa dare il mio nome e t-ognomii? Per rovinarmi la caarriera? Siamo pratici! Chi come me ha vissuto la Scala per decine di anni, e la vive ancora, conservando dentro un greve fardello di amore contrastato, non può che essere un buon anonimo cronista*. E' stimolante parlare con un signore che ha conosciuto gli anni delle volpi bianche e dei loggionisti in blu con cravatta argento. Bel tempi quelli di allora? «Belli? E perché? Soltanto tempi diversi. Certo le immagini del ricordo sono di quelle che non si scordano più. Adesso per il compleanno delle quaranta stagioni della Scala è stata preparata una "torta" che viene divisa sempre per le solite persone Aristocrazia? Industriali della Brlanza? Commercianti? •/ «offri conti, marchesi e duchesse che poi sono anche industriali che si spartiscono il privilegio di ascoltare il Nabucco' diretto da Muti. Non dimentichiamo che lo sponsor attuale è l'Eni, dunque i posti sono andati a petrolieri e direttori di filiali... La provincia potrà accedere al teatro nelle successive rappresentazioni*. Qualche polemica? •Non è più tempo di polemica. Chi non ha potuto accedere è rassegnato da tempo. Si sapeva prima che in vendita c'erano 150 posti nei poterti e 170 nelle due gallerie. 1 primi a 880 mila lire, glialtri a 150 mifa..Alla biglietteria, per i palchi, le «f&p nuanti code di notte sono siate sopportate soprattutto dai bagarini. Una coppia di inglesi è riuscita ad accaparrarsi due posti in palco di quarta fila pagandoli appunto ai bagarini due milioni l'uno: ed erano pure felici miodio (what a chance!)*. Chissà 1 pettegolezzi. Ne deve conoscere lei di fatti:;; Come sono le tollettes? «Gli stilisti ci sono tutti. Da Versace a Trussardi a Missoni e altri. E le signori si sono fatte vestire il "bon ton" un po' da uno e un po' dall'altro. Finiti i tempi in cui due "grandi" si ritrovavano, a specchiarsi in toilette identiche. Non potrò più dimenticare Oina Lollobrigida quando si trovò di fronte un'altra gentildonna con lo stesso modello, ma proprio lo stesso, e con gli stessi colori: si incrociarono sguardi animaleschi di paura e di morte*. Qualche stranezza? «Carla Fracci è venuta vestita, come Lucia Mondeila. Chissà, forse per rappresentare la vera donna meneghina...*. E la cultura è presente alla Scala? •Se per cultura intendiamo quella cosa che in tanti ricevono, motti trasmettono ma solo pochi hanno, allora la Scala non l'ha mai vista. Diciamo che a Milano, come dappertutto, ci sono allevamenti di battone intellettuali che con un.po' di vizio e un po'di parole rubate diventano desiderabili per certi salotti... e anche per la Scala*. Siamo di fianco al foyer, dove Sebastiano Romano, con la collaborazione letteraria del professor Del Corno, ha ideato e allestito la mostra «La tragedia.greca nel melodramma*. Si cammina adagio fra leziosi figurini settecenteschi. Un'atmosfera raccòlta che contrasta con i clamori di fuori. Una «prima» ricca quest'anno... •Si. E' tornata al fasto di un tempo. L'altr'anno ad esempio Una «prima» ricca quest'anno... •Si. E' tornata al fasto di un temnel teatro tirava un vento rosso Non spira più? •No. Quest'anno è di moda il vento nero... e attillato*. Quale il momento migliore per li celebre teatro? -Nel periodo Càllas e Tèbaldi. Che donne! Cosi diverse ' Com'era davvero la Callas quando non cantava? . •Coltivava sempre il personaggio. Aveva paura della gente o scorso spirava un vento rosso: oggi no» - Proble mi solo per alcuni punk

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