Vi racconto come si costruisce il tecno-varietà

CARLO MASSARINI e la sua trasmissione notturna di Ramno «Non necessariamente» CARLO MASSARINI e la sua trasmissione notturna di Ramno «Non necessariamente» Vi racconto come si costruisce il tecno-varietà Tutti i giovedì alle 22,20 un'ora di magiche invenzioni visive, intermezzi comici e canzoni con Berte, Hendel e i gemelli Ruggeri Mi è stato chiesto di svelare i •segreti» di .Non necessariamente», il tecno-varietà realizzato con Gino Castaldo che va in onda il giovedì sera su Raiuno. Ma siamo davvero sicuri che invece di confidare I «segreti» non sia il caso piuttosto di parlare dei «fondamentali»? Quello che segue, quindi, è un abbecedario, una specie di note a fondo pagina per meglio penetrare nel favoloso (?) Mondo delle Immagini. ! Ouand'è? innanzitutto, la messa in onda (che non è un fatto religioso). Le guide tv indicano alle 22,20, ma, appunto, non necessariamente... Se vi sintonizzate alle, chessò, 22,35 e vedete Paolo Fraiese sap¬ dDa quando hanno criticato i risvolti delle loro giacche, essi vivono peggio e sarà bene dire la verità; ebbene, i componenti del pool sportivo della televisione sono abbonati di nascosto a «Vogue» e •Harper's Bazaar» (stanno scorrendo i numeri arretrati, ma sono già al 1925), studiano Moda» che la casamadre fornisce in versione patinata, mandano a memoria Oscar Wilde ed è già uno spettacolo vederli tornare dagli stadi, magari verso •Novantesimomlnuto». Il cocchio di Tonino Carino ad esempio, è trainato da nove cavalli berberi carnivori acciecati per aver sbirciato, oltre i paraocchi d'opale, lo splendore del Presidente Rozzi da Ascoli mentre gettava loro bocconi scelti di arbitro. Egli, il Carino, è l'orgoglio dei coileghl perché quando si mostra pubblicamente, indossa abiti di piume di struzzo del re di Numidia e si fa vento, anche nelle giornate di pioggia, con quattro ventagli di penne di pappagallo, dono dell'Imperatore del lunedi Paolo Biscardl. E' secondo al solo Sandro Ciotti che, da quando opera in Milano, per farsi largo tra I venditori di tartufi d'Alba, I contrabbandieri di caviale Beluga, le portatrici di storione del Volga che si affollano alle porte dei suoi studios, alla piate che non è una caricatura por quanto divertente, ma è proprio (ancora) lui. Se invece vi risintonizzate più tardi e vedete una che assomiglia alla Carrà (però fa meno ridere) sappiate che quelli si, siamo noi. O meglio, è la Signora Rai. La Signora Rai. Il lato (più femminile di) Paolo Hendel. Essa urla: «Pentiti! Massarini, pentiti!». Di cosa («Lo sappiamo noi» è l'unica, benché profetica, risposta) me lo chiedo ancora adesso, anche se capisco che un fondò di verità c'è'. '"' La fonte delle Immagini. Uno slogan dei tempi radiofonici di .Popotf» (e che è Popoff? Volete la spiegazione corta o quella... Corta? Bene: 1974. Radiodue, ore 21,30), che diceva, appunto, «la fonte del suono». Recidivo, quindi. OK, mi pento, mi pento... E' la nostra idea di Studio Televisivo, una specie di isolotto sospeso fuori dal tempo e dallo spazio, e che corrisponde alla tana dei conigli di «Alice nel Paese delle Meraviglie». E' Il luogo da cui partono I «viaggi» (disorganizzati, direbbe Lucio Dalla) per il «Mondo delle Immagini»,.ovvero l'Im» macinano, un viaggio ogni volta diverso^ e che j\on 'si «a dove ci porterà («e si vede...» dicono alcuni). I nostri attori. Straordinari. E non solo quelli in carne e ossa: dalla Berte a Massi¬ mo Lanzetta, da una ragazza di nome Giancarlo a un omino di nome Bustric. Abbiamo un cast come pochi. Alcuni,, tipo Fred Astaire o King Kong, addirittura gratis. Altri, tipo Nixon. o Clark Gable, 'sono stati pagati circa un milione al minuto, ma già con I costumi di scena e i fondali illuminati, tipo «pronti a girare». Niente camerini, niente colazioni al sacchetto, niente capricci, da. star: un esempio dj PTCduziorie "'cibernetico-sintetica ' dèi Duemila: ■ WS 'it Cfortia-key. * ' '"— ' E' il grande trucco tecno-illusionistico dello spettacolo. Letteralmente vuol dire «chiave di cromate non «Croma, chi?», come dice menti tipo: -Il made Ih Italy diventa seriale, peggio: «Quando la moda é un romanzo». I look delle annunciatrici di Stato, quelle che si presentano impunemente in diretta con camicette tempestate di mozzarelle, orchidee di plastica per bottoni, ghirlande di lattine di birra sulla criniera, ne fornivano presagi ottimisti. •■Atelier» è peggio. L) la moda non è un romanzo, ma un fotoromanzo della peggior specie dove tutti, ma proprio tutti, recitano malissimo con la differenza che in un fotoromanzo, almeno starebbero fermi. Dezan, che frequenta di nascosto Théophlle Gautier, li direbbe una banda municipale chiamata a suonar sistrì, timpani, sambuchi e arpe a ventun corde al banchetto d'addio di Cleopatra. L'impertinenza delle videoclip, sta finalmente giustiziando lo sceneggiato casereccio, ma solo gli addetti ai lavori non se ne sono accorti: tant'è che hanno chiamato ad arbitrare la loro eleganza, Elsa Martinelli. Essa fu top-model, ma negli Anni Cinquanta e, confessa in un'intervista, Orson Welles la definiva una donna che passava il novanta per cento del suo tempo nel disperato tentativo di riuscire antipatica. Bene, si tranquillizzi: dopo trent'anni, c'è riuscita. sempre Hendel): tu stai in una stanza blu, o verde, e se qualcuno passa di li ti scambia per un pesce in un acquario. In regia, invece, o miracoli dell'elettronica, appari circondato di meraviglie inenarrabili, donne famose, scenari al computer. Solo che tu continui a non vedere né sentire nulla, e chi passa di II ti vede pronunciare frasi sconnesse al vuoto, magari facendo un salto indietro spaventato, come fossi un pazzo penetrato di nascosto negli stùdi delia Rai: ' " "La goliardia. '" ""' Chi dice che non siamo una trasmissione goliàrdica? Abbiamo tatto un finto comunicato in cui dicevamo che Marionetti. il protagonista del computer-fumetto, era reduce dai trionfi del Processo del Lunedi (Biscardi, Beilugi & Marionetti?!), e qualche giornale l'ha scritto sul serio, pure con enfasi. Formica. A prova di Baygon, è- stato scritto. Un interprete straordinario di barzellette reali, sentite questa: c'è stato un momento in cui lo aspettavamo a una riunione, e — come nelle barzellette moglie-marito •vado a comprare le sigarette» — ci ha chiamato 35 giorni dopo, da Venezia. I gemelli Ruggeri. II segreto (di Pulcinella) è che i gemelli non sono realmente gemelli. Però sono sorelle. I nostri critici, Ce li abbiamo anche noi, naturalmente, anche se cosa può battere Maureen O'Hara che in «Sinbad» ti tira una coltellata urlando: «Sciacallo!»?! La tecnologia è costosissima. Falso. Il «trattamento» elettronico di un'ora di programma costa molto meno della scenografia di un bel (o brutto, se è per quello) programma tradizionale. II titolo. Sulla sua origine, per favore, non ci si ritorni più sopra. Il prossimo lo chiamaremo «Si, certamente!», ed eviteremo in questo modo un bel mucchio di seccature. Il film in Egitto

Luoghi citati: Egitto, Milano, Venezia