Bologna al convegno sulla giustizia nasce il Movimento degli avvocati
INTERNO INTERNO Bologna, al convegno sulla giustizia nasce il Movimento degli avvocati Vuole combattere la tendenza a vanificare e criminalizzare la funzione difensiva - Il ministro ha promesso: «Approveremo la legge sulla riparazione dell'ingiusta custodia cautelare» BOLOGNA — Rognoni ha appena chiuso la conferenza sulla giustizia. Un'ora e mezzo al microfono per trarre le conclusioni su tre giorni coniusissimi di dibattiti e interventi, per difendersi dalle tante critiche e, qualche volta, attaccare. Sciama il popolo dei tribunali, ma non è finita. Oli avvocati richiamano i giornalisti: «L'unica vera notizia è che qui è nato il nostro movimento, per combattere la vanificazione e la criminalizzazione della funzione difensiva e limbarbarimento della giustizia». Rognoni assicura che domani presenterà un emendamento alla Camera sulla legge Mancino per permettere - la presenza dei difensori ai primi atti preliminari di polizia: Anche Luciano Violante, responsabile della Giustizia per il pei. ha evitato accenni polemici sul convegno per sottolineare invece come il dato più importante di questi tre giorni sia stato proprio l'emergere dell'avvocatura come autorevole nuovo interlocutore per i problemi della giustizia. Dn riconoscimento. Perché questo sembra il significato conclusivo della conferenza. Oli avvocati, i loro problemi, al centro dell'attenzione generale, e la magistratura defilata. Certo, non sono mancate le ripicche di sempre. Le piccole e grandi incomprensioni. D ministro guani a-sigilli, subito dopo il suo discorso, è tornato in sala stampa per chiarire i passaggi più accesi del suo discorso. Uno. in particolare, sull'Indipendenza dei giudici minacciata anche dalla manipolazione della stampa: -Non Ilio mai detto, non m'avete capito. Non c'era malanimo nel mio discorso'. Insomma, s'è chiusa com'era nata, questa conferenza di Bologna: in mezzo alle poi e mi- che. Virginio Rognoni ripete che lui se l'aspettava. Dice che questo convegno è stato come .un grande contenitore- e proprio questo doveva anche essere. «Qualcuno ha detto che la conferenza è andata a picco. Invece no. E' stata solo lo specchio delle realtà, e si doveva sapere: cosi stanno le cose. Il tempo è galantuomo, e questo principio vale anche oggi-. Ma al di la di queste battute già sentite, l'unica novità che salta fuori dall'ultimo giorno è davvero il ruolo nuovo dell'avvocatura {-Abbiamo visto Violante molto impensierito-, commenta un legale). n ministro comincia a parlare che è passato da poco mezzogiorno. Attacca a braccio, per ribadire al pubblico quello che non è scritto e che ha già detto il giorno prima ai giornalisti, che questo incontro non va giudicato per i commenti o le critiche di corridoio, ma per quello che si è svolto in aula, per aver posto le basi di un discorso nuovo: -Questo dovevo dire e l'ho detto sapendo di non dover difendere nessuno. Ma per difendere la verità delle cose-. L'azienda giustizia resta ancora negli obiettivi di questo ministero, lascia capire, come prima e più di prima. Non è colato a picco il convegno. Anzi, dice Virginio Rognoni, qualcosa s'è pur deciso. Le circoscrizioni giudiziarie: -Rilevo che la Conferenza è stata d'accordo con me per un impegno forte in favore del provvedimento di generale revisione-. Aumenterà il personale di magistratura e -stimo che le richieste di incremento dell'organico formulate da numerosi oratori debbano essere quantificate in misura non inferiore alle 500 unità per la sola manovra connessa alla revisione delle circoscrizioni giudiziarie-. D ministro continua a rispondere alle critiche: -Si è detto che la mia relazione stata povera di contenuti e non ha posto alcuni;-priorità. Non è vero. Le riforme dei codici, ad esempio. Per quello civile non sono ancora maturi i tempi, ma ho già dichiarato che è necessario anticiparla per qualche aspetto attraverso stralci Quanto alla riforma del codice penale, sono il primo a credere nella volontà di lavorare a ritmi serrati, appena sarà approvata la legge delega, a gen naie-. Ma non sono le sole priorità, aggiunge Rognoni Ci sono alcune riforme che si possono fare subito. Tra queste, .sono certo che potremo giungere all'approvazione definitiva della legge sulla riparazione della ingiusta custodia cautelare. E allo stesso modo è ormai maturo il disegno di legge diretto a sottrarre al pubblico ministero i poteri restrittivi della libertà personale dell'imputato per affidarli di regola al giudice. E penso qui a un giudice monoerotico, ma non posso escludere opzioni verso l'ipotesi del giudice collegiale-. Inoltre, continua 11 ministro. tra i provvedimenti che mi sono impegnato a presentare al Consiglio dei ministri prima di Natale, vi è il disegno di legge relativo al patrocinio per i non abbienti in sede penale-. Rognoni accenna alle polemiche sui maxiprocessi. - Gli inconve¬
Persone citate: Luciano Violante, Mancino, Rognoni, Virginio Rognoni
Luoghi citati: Bologna
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