Ma chi sono i veri romanzieri? I crìtici letterari di Milena Milani

Ma chi sono i veri romanzieri? I crìtici letterari Ma chi sono i veri romanzieri? I crìtici letterari Dopo il Bagutta a Ma PENNE (Pescara) — Allora, è vero?! critici letterari, a furia di leggere romanzi, di recensirli, hanno appreso la tecnica narrativa, e ora sono loro i vincitori, quelli, cioè, che pubblicano e superano, nei premi, gli scrittori tradizionali? Pare proprio di si, a considerare il premio Bagutta, a Milano, che è stato assegnato al critico Claudio Magris; e il premio Città di Penne, a Penne, che ha visto nettamente tn testa, con 73 voti, il critico militante Claudio Marabini, romagnolo, passato da qualche anno anche al romanzo, mentre gli scrittori Francesco Burdin e Giuseppe Cassieri hanno ottenuto, rispettivamente, 40 e 38 voti. 17 romanzo di Marabini • Viaggio all'alba* (Rizzoli) è Magris, il premio «Otti, di piaciuto alla giuria popolare, composta in massima parte da studenti, che l'hanno votato decisi; interessati alla trama e alla scrittura. Eppure proprio gli stessi ragazzi, nei due giorni in cui a Penne, in Abruzzo, prima di assegnare il premio, si è discusso sulla -Crisi del romanzo e i giovani lettori* (convegno presieduto dal professor Mario Sansone); proprio loro, negli interventi effettuati, manifestavano la loro perplessità nei riguardi di un genere letterario che sembra scaduto a livelli commerciali, confezionato senza entusiasmo e presentato come un oggetto. Già il professor Sansone, nel suo bellissimo discorso di apertura, aveva lamentato la mancanza dei grandi romanzi, interpreti del tempo, di quei poe¬ Penne» è andato a Gau mi epici, cioè, che dovrebbero lasciare il segno nella memoria di ognuno di noi, e anche nel futuro. Poi, parlando dei giovani, aveva detto che essi non leggono, che non considerano la lettura come un bisogno, come un fatto formativo, mentre vanno invece alle partite di calcio, tn discoteca e cosi via. In realtà queste affermazioni non possono totalmente applicarsi ai ragazzi di Penne che sono molto fortunati, perché, da vari anni, prendono parte all'assegnazione di questo premio, vivono anzi per mesi nell'atmosfera letteraria, incontrando gli scrittori finalisti, che il poeta Igino Creati, operatore culturale e organizzatore di queste giornate, presenta alla toro attenzione. Direi che tutta la città si audio Marabini, col romanz esalta nella cultura, soprattutto per quanto riguarda la narrativa, anche i- c'è una sezione per la poesia e una per il giornalismo (quest'anno hanno vinto Alberto Frattlni, e la sottoscritta). Stavolta, poi, c'era anche la lotta con 'Fantastico; la diretta di Nino Frassica, ma il simpatico comico siciliano è diventato anche lui scrittore, quindi stava dalla parte dei romanzieri, consapevole che la popolarità televisiva contribuisce a incrementare la vendita dei libri, e soprattutto del suo. Per lo scrittore Giorgio Sortane la crisi del romanzo non c'è, anche lui è in testa alle vendite, inoltre ha affermato che non c'è verità nel cosmo se non nella fantasia, il suo mes- mnm nzo «Viaggio all'alba» - U saggio è ottimista, fiducioso, colmo di speranza. Per il poeta Elio Filippo Accrocca anche la poesia può diventare romanzo, e anche il frammento di uno specchio frantumato è vita, il dolore che è In noi si può superare, può servire agli altri. Ogni intervento è stato salutare, anche quello dello scrittore De Simone che, brutalmente, ci ha detto che lo scrittore è diventato una faccia, un involucro, e i libri sono come i panettoni di Natale. Per la poetessa milanese Lina Angioletti non è cosi, lei sente la lettura un bene sociale, spera che ogni ragazzo abbia il suo scaffale di libri, un angolo per leggere e per pensare. Nell'aula magna dell'istituto d'arte di Penne i ragazzi scalpitavano, c'erano le autoriti al fi Una giuria di giovani completo, al momento della votazione giunsero gli scotolo-, ni con le schede e ci fu una vera suspense. Dna studentessa alla lavagna segnava nomi e voti, ronzavano le telecamere, i fotografi scattavano primi piani, c'erano o non c'erano gli ideali di cui aveva parlato il professor Sansone? Io penso che ci fossero: quel giovani mi apparivano maturi e pronti a captare i segreti della poesia, gli intrecci del romanzo, le sue verità più nascoste, la psicologia dei personaggi. Mi dicevo anche che ogni scrittore ha un suo compito da assolvere: non dimenticare mai che può contribuire a /ormare le coscienze dei ragazzi, a renderti più forti nelle difficoltà della vita. Milena Milani mmm

Luoghi citati: Abruzzo, Milano, Penne, Pescara