Duecento milioni per San Domenico Sorridono Gesù e gli evangelisti

Restaurati i preziosi affreschi della cappella delle Grazie Restaurati i preziosi affreschi della cappella delle Grazie Duecento milioni per San Domenico Sorridono Gesù e ali evangelisti «Sponsor» è la Riv-Skf che ha voluto così frati i quadretti dell'Annunciazione e di Sstoria e le vicissitudini della comunità relig Si reonale Si restaurano gli affreschi della chiesa di San Domenico Devono completare la sede festeggiare i suoi 80 anni di vita - RecupeSan Tommaso davanti alla Madonna - La igiosa - La chiesa costruita forse nel 1216 San Domenico ora è più bella. La Riv-Skf per festeggiare gli 80 anni ha infatti realizzato il restauro degli affreschi della Cappella delle Grazie. Con circa 200 milioni (la spesa verrà precisata oggi) sono tornati a sorridere i quadretti dell'Annunciazione, di Gesù coi simboli degli evangelisti, di San Tommaso d'Aquino davanti alla Madonna, che il tempo ed altri interventi avevano prima deturpato, poi non perfettamente riportato alla luce. Un lavoro lungo, minuzioso, che restituisce alla città una delle chiese più antiche di Torino. Tutto è stato possibile grazie all'entusiasmo degli «sponsor», alla competenza della Soprintendenza del Piemonte, alia bravura dei restauratori. E oggi l'amministratore delegato della Riv-Skf, ingegner Carlo Giolitti, il direttore generale, Luigi Bonazzi e il soprintendente, professor Giovanni Romano, presentano il risultato di un'altra operazione culturale riuscita. In via Milano, dietro la facciata di cotto e il timpano gotico di un gioiello dell'arte medievale, ci sono la storia e le vicissitudini di una comunità religiosa molto importante. E' il 1266. In quest'angolo di città arrivano (come dice padre Femia che ha da poco trovato documenti e conferme) provenienti dalla Lombardia 1 domenicani. Guidati da frate Giovanni giunto dal monastero di Sant'Eustorgio di Milano creano un piccolo convento. Sarà attivissimo e tappa fondamentale per pellegrini e non. Sette volte hanno tentato di sopprimerlo. Oggi ospita dodici frati predicatori. Li vicino aveva trovato ospitalità anche il tribunale dell'Inquisizione funzionante a Torino alla metà del 1200. Questo «spaccato» di vita si è sempre svolto a ridosso della chiesa di San Domenico. Quando è stati'"costruita? brevetto in esclus Secondo alcuni nel 1216, quando in città sarebbe passato San Domenico in viaggio per la Spagna, secondo altri più tardi. Di certo c'è che il tempio, a quattro navate, occupava col cimitero tutta l'attuale via Milano. Nel 1500 però è stato ampiamente ridimensionato. Tuttavia ha conservato intatte le splendide teorie di archi e di vetrate, e soprattutto gli affreschi rarissime testimonianze del Trecento. I più belli sono nella cosiddetta Cappella delle Grazie. Per permettere ai frati di passare dal dormitorio al coro più agevolmente la cappella era però stata praticamente tagliata in due (non si sa su ordine di chi) da un tramezzo, una sorta di soppalco rimosso all'inizio del 1800. L'intervento venne allora seguito dal professor Edoardo Vacchetta, insegnante al Politecnico, che coordinò il recupero degli affreschi oltraggiati e sfregiati. Per il ripristino, essendo pochissimi i frammenti originali, i pittori si rifecero agli affreschi dell'abbazia di Vezzolano: quelli della Madonna delle Grazie, di autore ignoto, sono infatti dello stesso periodo e presentano le medesime caratteristiche. Ma nel delicato intervento si realizzò, involontariamente, un bisticcio di colori: più tenui quelli originali, con un sottofondo grigio i nuovi. Bisognava cancellare questi contrasti tra la pittura del Trecento e quella del Novecento. Ci hanno pensato gli esperti dell'equipe del professor Gian Luigi Nicola. Con perizia e tecnica hanno «ripulito» i dipinti delle pareti. E la Riv-Skw, nata a Torino nel 1906, ha pensato di festeggiare gli 80 anni «firmando» il recupero che permette di restituire la veste originale ad un grande documento di cultura figurativa del Trecento. Gian Mario Ricciardi INFORMAZIONE PUBBLICITARIA iva mondiale

Persone citate: Carlo Giolitti, Edoardo Vacchetta, Femia, Gesù, Gian Luigi Nicola, Gian Mario Ricciardi, Giovanni Romano, Luigi Bonazzi, Tommaso D'aquino

Luoghi citati: Lombardia, Milano, Piemonte, Spagna, Torino