Alla Barca i ragazzi vanno alla deriva di Alberto Gaino

Grido d'allarme alla Circoscrizione 6 Grido d'allarme alla Circoscrizione 6 Alla Barca i ragazzi vanne» alla deriva Troppi disoccupati, analfabeti, pregiudicatilenze nelTsuidro^ Un bambino sarebbe stato violentato da alcuni coetanei fra 1 palazzi a schiera della zona E16, un complesso di case popolari costruito alla fine degli Anni Settanta alla Barca, 11 vecchio borgo delle lavandaie, di orti e piccole officine. Il condizionale e d'obbligo perché, com'è corsa la voce dell'atto di violenza, subito si è stretto attorno al caso un cerchio di omertà: nessuno parla e chi lo fa cerca di ridimensionare l'episodio. Anche una ragazza, che tempo fa si era presentata ai vigili urbani per denunciare un'aggressione subita nell'androne di casa, di fronte alle resistenze della famiglia e alla prospettiva di doversi presentare in questura per la ricostruzione dell'episodio, ha preferito lasciar correre. E pure quest'altra «picco/a» esplosione di violenza è stata cancellata. Strada del Cascinotto, strada Vittime di Bologna, le «le vie dei musicisti* a Regio Parco, quelle «degli alberi* alla Falcherà Nuova e l'altro recente insediamento Iacp di via Ivrea spiccano nella mappa della Circoscrizione 6 (118 mila abitanti, un quinto al di sotto dei 18 anni) come le aree di maggior disagio sociale, al cui riflessi è particolarmente esposta la popolazione giovanile. La conferma viene dalle cifre: 11 20,4% dei minorenni denunciati a Torino nel 1885 proveniva da queste zone e gli an .itati corrispondevano ad una percentuale ancora più alta (28,4%) che oscilla di anno in anno, ma che, raffrontata con i dati del 1980 (18,8%), segnala un indubbio aumento della devianza giovanile in questa parte della città. I servizi sociali dell'ex Quartiere 20 (Barca, Bertolla e Regio Parco) e del distretto scolastico di zona incrociano i dati delle ripetenze a scuola (19% nella media Inferiore contro il 12.5% nazionale) con quelli dell'emarginazione so¬ ciale: 15% di disoccupati, 550 famiglie assistite in maniera' continuativa dal Comune, 10% di analfabeti, mentre il 56% del residenti non è in possesso della licenza media. Cristina Cappelli, presidente della Cooperativa MuretBarca (un gruppo di volontariato nato nella parrocchia del quartiere e organizzatosi per Intervenire stabilmente sui problemi della condizione giovanile), richiama l'attenzione sulle politiche sociali della citta: «In strada del Cascinotto e in via Vittime di Bologna, la realtà che conosco meglio, sono state trasferite — e questo è avvenuto in epoca recente — fior di famiglie del centro storico, con molti problemi, che hanno sedimentato prima la, poi nel successiva insediamento di San Mauro la stessa rete di rapporti e di modi di vivere. Come conseguenea si sono spostate geograficamente situazioni di emarginazione e fenomeni di violenza, non si sono certo affrontati positi- Questa sera alle 21 ti minorenni - Vio il rischio sale vomente questi problemi: Quest'estate il capolinea del 57 sbarrato, in zona, doveva essere spostato ogni sera: attorno a mezzanotte, per la partenza dell'ultima corsa, una banda di ragazzi si metteva alla caccia del mezzo pubblico per picchiarne l'autista. Più di un malcapitato tranviere è stato 'pestato*. •Prima di quell'ora, però — aggiunge Cappelli —, le strade del quartiere erano e sono tuttora poco frequentate dal rogassi che vi abitano: i più preferiscono andarsene altrove, dove hanno appoggi o anche giri legati alla droga e alla prostituzione minorile*. L'interventismo fine a se stesso, dicono quelli dei servizi socio-assistenziali, non ha senso perché porta al perpetuarsi dell'assistenzialismo. Occorrerebbero progetti complessivi, si è convenuto al convegno sul disagio giovanile organizzato nei giorni scorsi, dalla Circoscrizione. Ma proprio in quella sede l'assessore competente, Giuseppe Bracco, ha ribadito la linea del caso per caso, da Individuare e seguire. La droga: si calcola che soltanto fra le case di Regio Parco e quelle d'oltre Stura siano 700 i giovani tossicodipendenti. Dietro questa realtà riconosciuta c'è comunque un sommerso molto più esteso: quello della cultura drogata che trascina al consumo sia di psicofarmaci che di eroina, indifferentemente, ogni volta chs ci sono i soldi per .farsi*, ogni volta che si presenta l'occasione. Renato Rosso, della Polisportiva River Mosso («Ci devastavano la sede e abbiamo pensato di cercare in positivo un rapporto con loro*), lancia per tutti parole di allarme: «/{fenomeno si dilata, rischia di diventare sistematico: caseggiato per caseggiato*. I gruppi e le attività di prevenzione sono ancora troppo isolai e privi di aiuti, ì . il? i.. .. Alberto Gaino

Persone citate: Barca, Bertolla, Cappelli, Cristina Cappelli, Giuseppe Bracco, Regio Parco, Renato Rosso

Luoghi citati: Bologna, Regio Parco, San Mauro, Torino