Sonia Gandhi sul seggio dorato

Sonia Gandhi sul seggio dorato Sonia Gandhi sul seggio dorato • Un sorriso italiano donato all'India», cosi è definita Sonia Maino, consorte del premier Rajiv Gandhi «prima donna» dell'India, alla ribalta della cronaca soprattutto in questi giorni per aver accolto a Nuova Delhi Raissa e Mikhail Gorbaciov. ' Un'occasione impegnativa per Sonia. Nell'elegante semplicità del tori dorato, i capelli sciolti sulle spalle, Sonia, trentanove anni è apparsa disinvolta padrona di casa, accanto a Rajiv di cui è stimata consigliera, innamorata come il primo giorno in cui lo conobbe. Fra loro non c'è mai stata ombra. Una coppia per nulla chiacchierata e non soltanto perché viva migliaia di chilometri distante dal jet-set che rifornisce settimanalmente di pettegolume la cronaca mondana. La dolce malinconia che sembra trasparire dallo sguardo di Sonia, dietro 1 grandi occhiali, a velarne talvolta lo smalto, impensierisce i genitori e le sorelle lasciate in Italia, alle porte di Torino, ad Orbassano. Non rientrerà, nemmeno per una breve vacanza, in occasione del Natale. ' j ■ . -fi .sup è un faraello pesante»,^, dice il padre Stefano, «ma Sonia lo regge bene, per amore al marito, ai figli, per dedizione al posto che occupa, e non è facile lasciare l'India per raggiungere il nostro continente. Ciò che conta è che Sonia sia felice. Noi siamo soddisfatti della sua gioia, soprattutto quando la sentiamo al telefono, ne riceviamo notizie». Le preoccupazioni per la situazione politica e i pericoli che il marito corre ogni gior¬ no —- Sonia non riesce a scrollarsi di dosso l'angoscia per l'attentato dell'inizio di ottobre, a cui Rajiv scampò prodigiosamente — trovano conforto nel figli, Rahui di sedici anni Pryanka, di quattordici, molto rassomigliante alla madre. Rajiv andò al governo dopo l'assassinio della madre Indirà, uccisa il 31 ottobre 1984 a rivoltellate da due sikh della guardia del corpo. Sonia, da nuora adorata da Indirà, si trovò cosi «al vertice», su un seggio dorato, in quell'istante terribile. 'Rajiv, nonostante gli impegni politici — dice — è un marito meraviglioso e un padre che può essere modello per ogni famiglia indiana. Non trascura i suoi impegni di Stato, ma pensa molto alla casa, anche ai piccoli problemi. Si preoccupa se i ragazzi hanno una cosa da nulla, perfino se uno dei cani non mangia». La casa di Sonia è tradizionalmente indiana, con qualche concessione per pochi •pezzi» occidentali che non sfigurerebbero in un salotto italiano. Alle pareti alcune immagini ricordano la giovinezza di Sonia a Torino. «17 mio destino cambiò quando conobbi Rajiv, che studiava in Inghilterra. Ci sposammo nel marzo del 1968. Paure? Chi oggi non ne ha. La felicità riscalda e fuga ogni ombra. Questo è un paese d'una saggezza antica e sa trasmetterla a chiunque lo guardi con amore e cerchi di capirlo nel profondo, come faccio io, ogni giorno. Per mio marito, per i ragazzi, per l'India, con un ricordo intensissimo per l'Italia». Renzo Rossotti

Persone citate: Mikhail Gorbaciov, Raissa, Rajiv Gandhi, Renzo Rossotti, Sonia Gandhi, Sonia Maino