Nicolazzi: resta decisivo eliminale i contrasti il psi

Nicolazzi: resto decisivo eliminale i contrasti tei psi Nicolazzi: resto decisivo eliminale i contrasti tei psi «Finché i socialisti imbarcheranno nelle giunte gli espulsi dal psdi, non faremo molti passi avanti» - «I nostri contrasti avvantaggiano de e pei» Onorevole Nicolazzi, il polo laico resta un miraggio o può diventare realtà? •Non .sarà un miraggio — risponde il segretario del psdi — se sarà soprattutto un polo socialista, democratico e riformista, nel quale possano rtcóhiìs^sr qù'àntt —ue' sono sempre più numerosi non vanno più a votare, i sette milioni di giovani che andranno per la prima volta alle urne nell'88, i molti cittadini che votano de o pei perché non hanno prospettive. Il psdi ha fatto una scelta: l'alleanza di pentapartito va strenuamente difesa perché nell'attuale quadro politico non vi sono soluzioni diverse. Ma il pentapartito è una scelta tattica e non strategica. Se l'elettorato premierà la nostra indicazione, continueremo a lavorare sulla via dell'alternativa che — ne sono certo — si affermerà nel nostro Paese. Dopo quarantanni di monopolio del potere da parte della de e di monopolio dell'opposizione da parte del pei è ora di cambiare». In questo momento non sembra facile andare d'accordo tra liberali e repubblicani e anche fra psdi e socialisti, non sono tutte rose e fiori. Come sarà possibile appianare i contrasti? • Passo decisivo sulla via dell'alternativa deve essere l'eliminazione del contenzioso esistente specie in sede locale tra psi e psdi. E infatti evidente che finché i socialisti imbarcheranno in giunta — cosi come é avvenuto al Comune di Bologna o alla Regione Calabria — personaggi espulsi dal psdi il progetto di alternativa non potrà fare molti passi avanti. Poiché i socialdemocratici intendono privilegiare la politica rispetto alle spartizioni di potere, non hanno mai risposto alle discriminazioni socialiste con uguale moneta. Anzi, abbiamo difeso il governo Craxi respingendo la scorsa estate i tentativi di chi voleva dar vita, a nuove formule'di goiterrìo, e subfeisivamsnte abbiamo delio che non avremmo mai partecipato a giunte locali dove il psi fosse stato discriminato. Martelli ci aveva promesso che i socialisti avrebbero fatto altrettanto. Ciò non è finora avvenuto. Ma noi siamo ugualmente ottimisti. Altrimenti a godere di queste lacerazioni saranno sempre t due partiti egemoni nel quadro politico nazionale: Chi sono gli avversari più pericolosi per il polo laico? •Posso rispondere per quello che riguarda il nostro progetto, che non prevede un'unica concentrazione dei partiti socialisti con pli e pri. Il nostro maggior nemico è chi crede che la strada della prevaricazione sia pagante. Il nostro maggior nemico è chi pensa che l'alternativa si possa fare sema una solidale intesa fra psi e psdi. Il nostro maggior nemico è chi si illude di poter condizionare la de rimanendo solo forza determinante per la maggioranza, ignorando che tale posizione rafforza le mai sopite tentazioni di compromesso storico. Il nostro maggior nemico è chi parla di polo laico perché proprio questo minestrone non piace agli italiani'. La funzione dei quattro partiti: ci sarà pari dignità, qualcuno avverserà l'egemonia? 'Fra socialdemocratici e socialisti il rapporto deve essere puritario. Ma non sulla spartizione del potere — che questa non farebbe certo avanzare il progetto di alternativa socialista democratica — ma nel dibattito politico. Io sono convinto che solo dal confronto franco fra le diverse posizioni possa nascere la sintesi politica nuova attorno alla quale ' ottenere nuovi conserisi:" Ammettiamo che il polo laico si faccia. Quali alleati sceglierà: i democristiani o i comunisti? Per quanto riguarda il progetto socialdemocratico, ho spiegato altre volte che questo non può prescindere da una crescita dei consensi attorno alla nuova aggregazione, con il conseguente ridimensionamento tanto del pei che della de. Noi guardiamo all'esperienza francese. La nuova proposta socialista ha faticato ad affermarsi, ma poi è addirittura straripata capovolgendo il rapporto di forze con i comunisti. Se l'elettorato avrà fiducia in noi, altrettanto potrebbe accadere in Italia dove sono ancora in molti a votare pei perché non esistono alternative credibili.. A chi andranno i voti radicali se si scioglierà il pr? .Se è certo che tutti guardano a quel patrimonio, è altrettanto certo che tutti resteranno delusi se i radicali — cosa della quale dubito — decidessero di fare karakiri. Il patrimonio del pr si disperderebbe in mille rivoli: astensioni, schede bianche, verdi, socialisti e socialdemocratici, laici. Solo una forte e convinta aggregazione attorno al progetto di alternativa della sinistra socialista democratica e riformista potrebbe consentire la non dispersione del voto radicale'. m. a.

Persone citate: Craxi, Nicolazzi

Luoghi citati: Calabria, Comune Di Bologna, Italia