Il Parlamento come il whisky

li Parlamento come il whisky Nuovi dipendenti (e sponsor) per migliorare la sua immagine li Parlamento come il whisky Fantasiosamente paradossali, esasperatamente sarcastiche sappiamo (per vie molto indirette, in verità) che vengono giudicate queste nostre noticinc dai responsabili della politica nazionale, dai pochi cioè che si danno la pena di leggerle. Ma è tutto un equivoco Nessuno più di noi prova sentimenti di gratitudine, di sincera ammirazione per quei prodigiosi performers di Roma, che non lasciano praticamente passare giorno senza metter su una nuova piroetta, una capriola temeraria, un funambolico esercizio, un'acrobazia di suprema bravura, pur mantenendo la più totale immobilità. Paradossali noi? Ma è là, a Montecitorio, la gran fabbrica dei paradossi e delle trovate lessicali, dei sofismi immaginosi e dei geniali giochi di parole. E* là che, come in nessun altro luogo d'iberna¬ zione, si sa tenere calda la scena con quattro stecchi, un po' di lustrini, una trombetta e qualche nuvola di fumo colorato. E' di là, da quella che un ottuso demagogo ebbe un giorno a definire urinatila sorda e grigia», che provengono i «numeri» più godibili, più spettacolari è strabilianti. E siamo noi a .sentirci eventualmente sordi e grigi di fronte a tanta generosità creativa. Quando mai, per esempio, ci sarebbe venuto in mente ciò che invece hanno or ora escogitato quei Maestri? La Camera dei deputati, col suo bilancio di 400 miliardi l'anno e i suoi 2500 stipendiati, va ormai considerata — essi affermano — una vera e propria Azienda. Che però si trova afflitta — essi riconoscono — da una pessima «Immàgine». Per misteriose ragioni il pubblico ha i'im- pressione che questa Azienda lavori pòco e male, che i suoi «prodotti» siano sempre scadenti, spesso inutili, talvolta addirittura nocivi, velenosi. Che fare allora? Migliorare i «prodotti»? Troppo semplice, troppo ovvio. Molto più elegante, sofisticata, «manageriale» è l'idea di migliorare anzitutto l'cimmagine» e assumere dunque, con pochi miliardi supplementari, dei supplementari dipendenti che si diano da fare a talr scopo. Questi «esperti» faranno in primo luogo capire agli italiani che il condono edilizio, per dire, è desiderabile quanto una «Maserati» biturbo e il prelievo fiscale non ha nulla da invidiare a una pelliccia di Fendi; che le cento e cento commissioni all'opera da decenni per riformare la giustizia, la scuola, l'equo canone, le nomine bancarie, le pensioni, la sanità, la Costituzio¬ ne eccetera, non sono meno affascinanti, eccitanti, di un balletto brasiliano; che ogni legge e leggina, decreto e decretino, è il frutto di squisite maturazioni in botti di rovere e va centellinata come un whisky gaelico 25 (se non più) ycars old. In un secondo tempo si potrà passare alle sponsorizzazioni, come fanno tutte le Aziende degne di questo nome, cominciando magari col dare una mano a gruppi di cittadini che desiderino riunirsi, discutere sul serio dei propri bisogni e problemi, nominare qualcuno tra loro che li rappresenti davvero, raccogliere tutti gli eletti in un luogo adeguato... Il Parlamento che sponsorizza un nuovo Parlamento, insomma Quanto ci guadagnerebbe in «immagine» con un simile paradosso! Frutterò e Lucentini

Persone citate: Fendi, Lucentini

Luoghi citati: Roma