La lieta sorpresa in Davis

La lieta in Davis TENNIS Il successo australiano rinnova il fascino della Coppa La lieta in Davis Più accreditata sulla carta, la Svezia è stata battuta in una manifestazione che riesce a ben differenziarsi dai tornei del Grand Prix - Cash ha mostrato la carica vincente che è mancata a Edberg La vittoria dell'Australia sulla favorita Svezia nella finale '86 è stata una bella iniezione di popolarità e di fascino per la Coppa Davis che, ad 86 anni dalla sua prima edizione, mantiene caratteristiche . diverse da qualsiasi altro tipo di tennis. Quello del tornei del Grand Prix, per intenderci. Regolare, disciplinato da ferree regole stabilite dalla precisa classifica del computer, il tennis del Grand Prix, nelle sue prove più importanti, raramente offre clamorose sorprese. In Coppa Davis. no. il fascino della manifestazione risiede proprio nella larga possibilità che si verifichino risultati che la logica farebbe ritenere impossibili, oltre alla principale caratteristica che la Coppa chiama in causa squadre in uno sport .eminentemente individualista, dove lo stesso doppio viene spesso considerato come una contaminazione della purezza di una partita di singolare. Diversi fattori concorrono a determinare i risultati a sorpresa: 11 campo di gioco (terra, cemento, erba, superne! sintetiche quando si gioca Indoor), il tifo del pubblico, i match al meglio del cinque set e senza tle-break (cosa che non si verifica più nemmeno nei tornei del grande slam che hanno conservato le partite al meglio del cinque set ma con l'introduzione del tie-break), il clima di squadra e la carica agonistica che i capitani non giocatori riescono ad inculcare nei tennisti. La vittoria dell'Australia è in gran parte frutto di questi fattori. Non c'è dubbio, Infatti, che 1 campi in erba del glorioso stadio Kooyong di Melbourne, che andrà in pensione dopo aver visto ben sei vittorie australiane su sette finali ospitate, abbiano esaltato al massimo le caratteristiche tecniche di lottatore di Pat Cash che ha siglato 1 tre punti della vittoria, i due singolari più il doppio nel quale ha avuto Fitzgerald come spalla. Che il pubblico sia stato determinante per spronare lo stesso Cash nella rimonta «impcc- sibilo» di due set nel decisivo match con Pernfors. Che Neal Fraser si sia confermato grande capitano per aver inculcato nel suo giocatore la necessaria carica agonistica per battere una squadra avversaria nettamente più forte sul plano complessivo. E poco conta che con l'utilizzazione di McNamee come secondo singolarista al posto del più giovane e più in forma Fitzgerald il capitano australiano abbia sbagliato la scelta più difficile che gli sia mai capitata di fare dopò quella del 1973 quando preferì Laver e Newcombe a Ken Rosewall per affrontare gli Stati Uniti a Cleveland. Al contrario, Hans Olsson, capitano svedese,- ha perfettamente indovinato la scelta di Mikael Pernfors, rivelatosi ottimo giocatore di Coppa Davis, però non ha saputo inculcare In Stefan Edberg quarto giocatore delle classifiche mondiali, la condizione necessaria per battersi da autentico leader della formazione svedese, una volta assente Wilander. Edberg è più giovane di un solo anno di Cash, ma vanta maggiore esperienza e migliori risultati. La responsabilità lo ha però bloccato sia in singolare che nel successivo determinante match di doppio. E dire che sull'erba australiana aveva vinto lo scorso anno 11 suo primo torneo del grande slam succedendo nell'albo d'oro della manifestazione al connazionale Wilander vincitore nei due anni precedenti. L'exploit di Cash e la debacle di Edberg sono i due aspetti che rendono sempre più affascinante la Coppa Davis. Certo la vittoria australiana nulla toglie allo strapotere attuale nella graduatoria del valori al tennis svedese che resta Indiscusso leader mondiale ma, nello stesso, conferma elle la Cop» 8i può vincerla con un solo giocatore di grido e una valida spalla. Proprio' come aveva dimostrato la stessa Svezia nel 1975 quando trionfò per la prima volta in Davis battendo la Cecoslovacchia con 11 giovanissimo Bjorn Borg, allora numero tre mondiale, affiancato dal mediocre Bengtsson in un approssimativo doppio. Rino Cacioppo Melboume. Pat Cash esulta dopo la vittoria nella Davis (Tel.)

Luoghi citati: Australia, Cecoslovacchia, Cleveland, Melbourne, Stati Uniti, Svezia