Il domani di Dossena tra azzurro e granata di Bruno Bernardi

Il domani di Possono tra azzurro e granata La squadra di Gigi Radice ha ripreso gli allenamenti, il centrocampista guarda avanti Il domani di Possono tra azzurro e granata «Avrei voluto esserci in Messico, adesso conto di aiutare la nazionale versò le finali europee» - Nel Torino spera di restare: «Presto un colloquio, non dipende solo da me» - Concrete speranze per la Coppa Uefa: «Riavremo anche Kieft» TORINO — Beppe Dossena ieri pomeriggio è tornato ad allenarsi al «Filadelfia», con tutto 11 Torino, dopo la pausa natalizia. Il 1986 sta per finire e per Dossena è stato un anno positivo, nonostante la grande delusione di essere rimasto escluso dal Mundial messicano dopo aver fatto parte, sia pure come rincalzo, della splendida avventura azzurra culminata còri il trionfo di Madrid '82. Azeglio Vicini gli ha restituito quello che Enzo Bearzot gli aveva tolto. «Avrei desiderato esserci anch'io in Messico — dice Dossena —, ma le decisioni non spettavano a me e bisogna accettarle con filosofia. Fanno parte della vita. C'è una cosa che dipende da me: la laurea che fra un paio d'anni dovrei realizzare. Per il resto il mio bilancio è soddisfacente e rispecchia il buon andamento della squadra che sta rispettando gli obiettivi della società'. — Nella nazionale postMessico si sente ancora di passaggio o un titolare? «Ho 28 anni, non mi sento un precario, non ho più niente da dimostrare se non confermare di essere all'altezza della situazione. Sono riconoscente a Vicini e cerco di dare il massimo in ogni occasione. Mi sacrifico sema batter ciglio alle esigènze della squadra e spero di contribuire alla qualificazione euro¬ pea per Germania '88. Anche se si tratta di un'Italia in rodaggio, le possibilità esistono. Saranno i confronti diretti con Svezia e Portogallo a decidere il nostro futuro continentale'. — Il suo contratto con il Torino scadrà nel giugno '87. La società, a quanto ci risulta, nei prossimi giorni sottoporrà a lei e a Francini il rinnovo. Intende concludere. la carriera in maglia granata? «Sono qui e voglio rimanerci. Ma non dipende solo da me: l'intenzione deve esserci da entrambe le parti. Aspetto che la società mi chiami. E' questo il momento in cui si pensa al domani e non mi piacerebbe far la fine di Collovati, o di qualche altro. Pertanto debbo valutare .altre eventuali soluzioni an¬ che se sono tranquillo e non vado alla ricerca di avventure o a caccia di ingaggi: — A proposito di ingaggi, molte società sono In crisi anche per le cifre astronomiche che debbono pagare a certi assi o presunti tali. Dove si andrà a finire, di questo passo? «Sino al 1990, l'anno del mondiale italiano, non ci sapranno grossi mutamenti. Dopo un ridimensionamento sarà inevitabile: anche se non credo che il calcio possa morire, ci vorrà un giro di vite in quelle città dove non si registrano grossi incassi. Napoli farà sempre eccezione, ma la regola generale dovrà essere diversa'. — Il presidente Rossi sembra intenzionato a rimanere al suo posto. Una decisione che avrà effetti benefici sul morale della squadra? «Se dovessimo perdere il cavalier Rossi, uno come lui non lo troveremmo più. Speriamo si appassioni un po'di più per questo sport, a prescindere da quanto dà al calcio, che è davvero molto«. — Il Torino adotta una politica di sano realismo ed intende confermare Junior e Kieft anche per la prossima stagione, nonché trattenere Francini. In che misura l'attuale squadra può essere competitiva in Coppa Uefa? .Sia noi che l'Inter abbiamo la possibilità d'arrivare sino in fondo. Fra le otto rimaste in corsa solo il Barcellona ha qualcosa in più delle altre ma nell'arco di 180' nessuna squadra è tagliata fuori. Noi abbiamo il vantaggio psicologico che si può perdere una partita senza compromettere la qualificazione o un'eventuale doppia finalissima. E considerando che riavremo Kieft, che ha le qualità per dare il suo contributo, nessun traguardo ci è precluso. Anche in campionato contiamo di recuperare il ritardo per reinserirci nella "zona Uefa"'. — Lo scudetto sta diventando un affare privato fra Napoli e Inter? «Sicuramente sono le due principali candidate allo sprint per il titolo. In agosto le avevo indicate tra le favorite e non mi sono sbagliato'. Bruno Bernardi

Persone citate: Azeglio Vicini, Beppe Dossena, Collovati, Dossena, Enzo Bearzot, Francini, Gigi Radice