Attentato in municipio firmato «gatto triste»
Attentato in municipio firmato «gatto triste» In fiamme l'ufficio del sindaco di Olbia Attentato in municipio firmato «gatto triste» Esclusa l'ipotesi di uno squilibrato, forse è la mafia dell'edilizia OLBIA — Due messaggi apparentemente senza senso («Olbia è triste. Lavoro e dignità., .11 gatto forse è triste.) tracciate su una porta interna, poche altre lettere dal significato quasi incomprensibile scritte su una parete tappezzata con carta a fiori: sono le uniche tracce di cui dispongono ad Olbia gli investigatori che indagano sull'incendio appiccato domenica mattina in municipio. Le fiamme hanno devastato l'ufficio ragioneria e il gabinetto del sindaco, il democristiano Gian Piero Scanu. I danni sono ingenti, ma al di la del fatto finanziario interessa comprendere perché, per la seconda volta in meno di un anno, i plromani abbiano devastato l'edificio del Comune. E soprattutto ci si interroga sul significato delle due frasi e sulla parola, •lavami., con la quale è stato firmato l'attentato. Se si esclude l'ipotesi che si tratti del messaggio di uno squilibrato, è evidente che gli autori (o il responsabile) dell'incursione hanno lanciato un ammonimento comprensibile solo agli addetti ai lavori. Quale possa essere, nessuno è in grado di dirlo, ma certo Olbia è un centro in piena espansione: l'edilizia, per esempio, è un settore in ebollizione. Il sindaco Scanu ha reagito senza esitazioni: -Non | sono un Rambo, ma non per questo mi lascerò intimidire. Resto al mio posto., ha annunciato dopo aver inizialmente avanzato l'ipotesi che il gesto possa essere attribuito ad uno squilibrato. Quest'ultima pista è stata decisamente scartata a mano a mano che si snodavano le indagini. E il primo cittadino di Olbia non ita avuto più dubbi: ■£' un attacco alle istituzioni — ha sbottato — anche più grave di quello dello scorso 15 gennaio. Questa volta sono entrati nell'ufficio del sindaco, l'hanno messo a soqquadro. E' chiaro che mi vogliono intimidire. C'è chi crede di potermi costringere alla fuga. La scrivania rovesciata ha quest'ultimo significato fin troppo evidente. A qualcuno dà fastidio la trasparenza di questa amministrazione comunale.. Il sindaco non si è spinto oltre, non ha indicato apertamente le ragioni nascoste dell'attentato. Non hanno fornito una pista precisa neanche gli inquirenti, che pure non disperano di dare quanto prima un volto al .Gatto triste, che ha firmato l'incendio. Il cerchio attorno ai protagonisti dell'incursione pare stia già per chiudersi, anche se s'ignora se sia stato identificato solo l'autore materiale del gesto o anche gli eventuali mandanti. Polizia e carabinieri hanno effettuato diversi con¬ trolli, verificato alibi, perquisito numerose abitazioni. Pare che le giustificazioni prospettate da un sospettai si siano dimostrate estremamente fragili. In più, gl'investigatori sarebbero riusciti a dare un senso compiuto alle frasi tracciate sulla porta dell'ufficio devastato. L'attentato è stato apertamente stigmatizzato ieri dal presidente del Consiglio regionale, il comunista Emanuele Sauna, che ha inviato a Otan Piero Scanu un messaggio di solidarietà e di condanna per 11 gesto. .Nell'apprendere l'allarmante notizia die il municipio di Olbia — scrive Sanna — è stato fatto per la seconda volta oggetto di attentato incendiario, desidero esprimere la mia più totale solidarietà Anche i socialisti di Olbia hanno voluto testimoniare al sindaco 11 loro rammarico per l'episodio. Al di là dell'immediata solidarietà dimostrata dai gruppi consiliari di maggioranza, non c'è stata invece per Gian Piero Scanu la stretta di mano di uno solo degli esponenti del suo partito o dei gruppi presenti nella civica assemblea, con l'esclusione, si è detto, dei socialisti. E intanto, per evitare peraltro improbabili, nuovi attentati, due vigili urbani presidiano da ieri gli uffici comunali. Corrado Grandesso
Persone citate: Corrado Grandesso, Emanuele Sauna, Gian Piero Scanu, Piero Scanu, Sanna, Scanu
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